La Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea per il 2027 è Alba
Erano tre i Comuni finalisti, oltre ad Alba: Foligno (in aggregazione con Spoleto), Pietrasanta e Termoli,
Oggi 17 ottobre il ministro della Cultura Alessandro Giuli, nel corso di una cerimonia ufficiale presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, ha nominato la Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea per l’anno 2027: è Alba (Cn). Ecco la motivazione: «Il progetto si distingue per l’eccellente capacità di coniugare rigenerazione territoriale, innovazione artistica e partecipazione diffusa attraverso un programma culturale di altissimo profilo».
Erano quattro i Comuni finalisti:
• Alba, con il progetto «Le fabbriche del vento»
• Foligno, in aggregazione con Spoleto, con il progetto «Foligno-Spoleto in Contemporanea»
• Pietrasanta, con il progetto «Essere arte. O dell’umanità dell’arte»
• Termoli, con il progetto «Traiettorie contemporanee»
Ad Alba sarà assegnato un contributo di 1 milione di euro per la realizzazione del programma culturale previsto nel dossier.
Sarà Alba (CN) la Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2027. L’annuncio è stato dato nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura nel pomeriggio del 17 ottobre. La città piemontese, che ha vinto con il dossier “Le fabbriche del vento”, riceverà un contributo di un milione di euro. Il progetto, il cui titolo è ispirato a Pinot Gallizio, ha vinto contro quelli presentati da Foligno (Perugia), Pietrasanta (Lucca) e Termoli (Campobasso).
Il progetto di candidatura di Alba 2027 nasce dal concetto di Capitali Sorelle, un’alleanza culturale che intreccia i territori di Langhe, Roero e Monferrato in un’unica visione condivisa. Attorno a questa rete si muovono istituzioni, fondazioni e realtà economiche locali – dalla Fondazione Ferrero alla CRC, fino alle associazioni agricole e industriali – con l’obiettivo di costruire un modello di sviluppo culturale corale, capace di unire memoria, innovazione e partecipazione.
Il programma, articolato in festival, workshop, call per artisti e progetti di rigenerazione urbana, si prepara a ospitare figure di rilievo del panorama contemporaneo come Maurizio Cattelan, Francesco Vezzoli, Tomás Saraceno e Marinella Senatore. Tra le iniziative più attese, la nascita della Biennale delle Langhe, pensata come piattaforma permanente di dialogo tra arte e territorio. Le prime grandi mostre – dedicate a Pinot Gallizio e Roberto Longhi – saranno il preludio di una programmazione diffusa che coinvolgerà musei, biblioteche e persino le vigne, trasformando il paesaggio in un laboratorio di cultura viva.