Papa Francesco:”portiamo Gesù Cristo nella vita di tutti i giorni”

Estimated read time 2 min read

Il Papa ieri sera era presente, ma non presieduto la Veglia di Pasqua nella Basilica vaticana. La causa della rinuncia del Papa a presiedere la cerimonia va cercata, si apprende, nelle condizioni del ginocchio, come già avvenuto nei  giorni scorsi. Il Papa aveva fatto cenno alla situazione nel viaggio di ritorno da Malta.

Durante la celebrazione sette catecumeni ricevono il sacramento del Battesimo direttamente dal Papa. I sette catecumeni prescelti sono di diverse nazionalità (italiana, statunitense, cubana, albanese).

Nella Basilica vaticana sono presenti 5500 fedeli per la Veglia di Pasqua col Papa. Si tratta della prima celebrazione non contingentata dalla pandemia.

L’omelia del Papa

Il Papa chiede di portare Gesù Cristo “nella vita di tutti i giorni: con gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra; con opere di riconciliazione nelle relazioni spezzate e di compassione verso chi è nel bisogno; con azioni di giustizia in mezzo alle disuguaglianze e di verità in mezzo alle menzogne. E, soprattutto, con opere di amore e di fraternità”. Così ha detto Papa Francesco in un passaggio dell’omelia della Veglia Pasquale nella basilica vaticana. “Con Gesù, il Risorto, nessuna notte è infinita; e anche nel buio più fitto, brilla la stella del mattino”.

“Il Signore, in questa notte, vuole donarci occhi diversi, accesi dalla speranza che la paura, il dolore e la morte non avranno l’ultima parola su di noi”. Lo ha detto Papa Francesco nella veglia pasquale. “È vero, la morte può intimorirci e paralizzarci. Ma il Signore è risorto! Alziamo lo sguardo, togliamo il velo dell’amarezza e della tristezza dai nostri occhi, apriamoci alla speranza di Dio”, ha aggiunto.

“Molti scrittori hanno evocato la bellezza delle notti illuminate dalle stelle. Invece le notti di guerra sono solcate da scie luminose di morte. In questa notte, fratelli e sorelle, lasciamoci prendere per mano dalle donne del Vangelo, per scoprire con loro il sorgere della luce di Dio che brilla nelle tenebre del mondo”. Così Papa Francesco nell’omelia durante la veglia pasquale.

“Non possiamo fare Pasqua se continuiamo a rimanere nella morte; se restiamo prigionieri del passato; se nella vita non abbiamo il coraggio di lasciarci perdonare da Dio, di cambiare, di rompere con le opere del male, di deciderci per Gesù e per il suo amore; se riduciamo la fede a un amuleto, facendo di Dio un bel ricordo”.

Continua a leggere...