Il l terremoto di magnitudo 4.2 registrato alle 3:34 della scorsa notte dalla rete sismica dell’Ingv, ad una profondità di 33 chilometri al largo della costa ionica tra Catania e Siracusa, è stato causato dalla riattivazione della faglia Alfeo-Etna, una enorme struttura sismogenetica ubicata nel mar Ionio occidentale”.
Lo afferma Carmelo Monaco, del dipartimento di Scienze biologiche geologiche e ambientali dell’Università di Catania, uno degli autori di una ricerca focalizzata proprio su questa struttura tettonica. Si tratta in realtà di un enorme sistema di faglie, lungo fino a un centinaio di chilometri, ubicato ad est della più famosa scarpata Ibleo-Maltese, ha spiegato Scarfì, sismologo dell’Ingv di Catania, che ha generato uno sciame continuo di terremoti minori già da novembre dell’anno scorso.
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