L’taliano fuori d’Italia oggi: uno sguardo sulle varietà del repertorio degli emigrati

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Convegno internazionale da Martedì, 15 novembre 2022 – 00:00 a Mercoledì, 16 novembre 2022 – 23:55

Università per Stranieri di Perugia

In presenza e on line

diretta streaming del 15 novembre

diretta streaming del 16 novembre

La partecipazione al convegno è gratuita.

programma (pdf)


Organizzatrici: Roberta Ferroni e Francesca Malagnini

L’Italia è da sempre un crocevia, luogo d’incontro di popoli e scambi, e terra di percorsi migratori plurali e stratificati. Lo scopo del convegno è contribuire ad aggiornare la “linguistica della migrazione” (Sornicola) – filone di studi consolidato sulle dinamiche linguistiche in uso nelle comunità italiane dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri (Di Salvo, Moreno & Sornicola, 2014: 7) –, e documentare la fisionomia dell’italiano fuori d’Italia oggi, attraverso contributi di taglio teorico, empirico dagli approcci e prospettive diverse. Il convegno si concentra perciò sia sugli emigranti italiani che sui “nuovi” italiani che hanno lasciato l’Italia e che risiedono in Europa o in paesi extra-europei.

L’emigrazione dall’Italia è endemica, costitutiva dell’impalcatura nazionale, e presente da prima dell’Unità. I flussi non si sono arrestati neppure durante la pandemia, come si legge nell’ultimo Rapporto Italiani nel Mondo 2021 (RIM), in cui si attesta un aumento pari al 3% degli iscritti all’AIRE. Il revival nei confronti dell’estero è documentato nel 2006, anno della prima edizione del RIM, e continua a protrarsi: negli ultimi 16 anni gli italiani che risiedono oltre confine sono aumentati dell’82%, a fronte di una popolazione autoctona che invece sta sprofondando in un lungo e gelido inverno demografico (Licata, 2021).

I protagonisti di questa nuova stagione migratoria sono giovani (nella fascia di età fra i 20 e i 34 anni), nuclei familiari con minori, e persone mature (tra i 50 e i 65 anni). Rispetto al passato le differenze di genere si sono attenuate e sono molte le donne che partono per realizzarsi personalmente e professionalmente (Bruzzone & Licari, 2021). Espatriano anche i “nuovi” italiani, i cittadini di origine straniera divenuti italiani grazie allo ius sanguinis o alla lunga residenza in Italia (sono circa 79mila i nuovi italiani che tra il 2012 e il 2019 hanno trasferito la residenza all’estero: soprattutto albanesi, macedoni, kosovari, bangladesi, indiani e pakistani (Licari & Rottino, 2021).

Gli italiani migranti – che hanno un livello d’istruzione medio-alto (a eccezione dei 65enni che hanno un profilo medio-basso) – provengono dal Nord e dal Sud Italia, da territori urbanizzati e da contesti periferici (Bruzzone & Licari, 2021), e si trasferiscono in Europa (soprattutto Londra), America, Oceania, Asia e Africa. I motivi dell’attuale migrazione sono variegati e complessi: è perciò quantomai opportuno ripensare ai nuovi movimenti migratori e alle loro conseguenze sui piani linguistico e sociale.

Sono episodici e frammentari, seppur di rilievo, gli studi sulle dinamiche linguistiche in uso tra i migranti di oggi (per esempio, Di Salvo 2019, Di Salvo & Vecchia, 2019, Rubino, 2021a, b sui repertori linguistici di giovani italiani che vivono a Londra e Sydney; Goglia, 2021, sul repertorio linguistico in famiglie bangladesi che, dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, sono emigrate a Londra; Amenta e Ferroni (2021) sui repertori linguistici plurali e su pratiche d’istruzione adottate in famiglie miste di cultura medio-alta e residenti a San Paolo del Brasile).

Il convegno si propone i seguenti obiettivi:

  • discutere nuovi paradigmi teorici per lo studio delle dinamiche linguistiche in uso nelle comunità italiane nel mondo
  • documentare le varietà linguistiche degli italiani e dei “nuovi” italiani che vivono all’estero (varietà di italiano, italiano popolare, regionale, vitalità dei dialetti e altre varietà che compongono il repertorio linguistico)
  • analizzare i rapporti di contatto fra la o le lingue d’origine e quella del paese ospitante tra le diverse generazioni (multilinguismo, bilinguismo, translinguismo, fenomeni di contatto tra le lingue del repertorio, livelli acquisizionali della L2, etc.)
  • indagare l’identità sociale e culturale degli emigrati italiani e dei nuovi italiani che vivono fuori dai confini nazionali
  • indagare le politiche linguistiche e le pratiche di istruzione messe in atto in contesti familiari ed educativi

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