Terremoto e scuole, i genitori chiedono al sindaco ‘responsabilità’

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Partita la raccolta firme per la costituzione di un comitato. ‘Abbiamo paura per i nostri ragazzi’

Hanno paura per i propri ragazzi, trasferiti nella sede del Liceo Classico per continuare a svolgere regolarmente il programma di studi. Al punto che, da sabato pomeriggio (12), stanno raccogliendo le firme per costituirsi in un comitato e chiedere al responsabile della protezione civile di Spoleto, vale a dire il sindaco Fabrizio Cardarelli, di assumersi responsabilità e prendere provvedimenti drastici in tal senso. Sono i genitori degli alunni del Liceo Scientifico di Spoleto, preoccupati per la gestione dell’emergenza terremoto a livello scolastico che, al momento, non li lascia affatto sicuri di affidare i propri figli alle istituzioni tutti i giorni per metà giornata lavorativa. Al momento, come noto, i ragazzi dello Scientifico sono ospiti a Spoleto Alta, presso i colleghi del Classico, il cui edificio è stato considerato agibile e sicuro. “Tuttavia – spiega uno dei genitori – né il Classico né lo Scientifico né le altre scuole di Spoleto sono provviste di certificato di vulnerabilità, il che non ci rende affatto sicuri. Oltretutto non c’è un piano di evacuazione in caso di emergenza, o per lo meno non tutti ne sono al corrente. Basti pensare che proprio ieri (12 novembre, ndr) a seguito di una scossa di terremoto alcune classi sono state evacuate mentre altre, quelle dei piani inferiori, non hanno preso parte alle operazioni, con il risultato che si è venuto a creare il caos più totale. Pensiamo soltanto se in quel momento si fosse verificata un nuova scossa di quelle devastanti: anzi, meglio non pensarci”.

In poche parole, questi genitori cosa chiedono? “Vogliamo – dichiara una mamma – che l’unico soggetto in grado di prendere decisioni definitive, il primo cittadino di Spoleto, si assuma delle responsabilità ben precise e individui spazi e modalità all’interno dei quali e tramite le quali i nostri figli, e più in generale gli studenti spoletini, possano svolgere lezione senza incorrere in inutili, ulteriori rischi. Chiediamo garanzie e riteniamo di averne tutto il diritto”.

Il certificato di vulnerabilità fa riferimento alla normativa entrata in vigore nel 2003, all’indomani della strage nella scuola di san Giuliano di Puglia. Purtroppo pochissime scuole italiane, ad oggi, vi si sono adeguate. La raccolta firme, cominciata dai genitori degli alunni del Liceo Scientifico, potrebbe estendersi anche ai genitori degli studenti di altre scuole spoletine

 

Dan.Ub. www.spoletonline.com

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