ll saluto romano al raduno dei nostalgici a Predappio: cinque a processo

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(www.rainews24.it) – È accaduto durante uno dei raduni che avvengono tre volte l’anno. La difesa si appoggia alla recente sentenza della Cassazione

Il saluto romano durante un raduno di nostalgici del fascismo a Predappio. Una manifestazione come questa, ma in forma ridotta, perché durante la pandemia. E’ il motivo per cui al tribunale di Forlì sono a processo 4 uomini e una donna, che il 26 luglio 2020 hanno partecipato alla 137esima commemorazione della nascita di Mussolini.

L’ispettore della Digos descrive in aula quello che è un rituale ormai consolidato e che tre volte all’anno porta a Predappio, davanti alla cripta del Duce, centinaia di persone da tutta Italia. Sarà la giudice Ramona Bizzarri a stabilire si tratta di un reato. Apologia di fascismo, l’accusa formulata dalla procura.
Ma in una sentenza di gennaio, la Cassazione ha chiarito che il saluto romano è punibile solo quando c’è un pericolo concreto di ricostituzione del partito fascista, in base alla legge Scelba. O se si incita alla violenza razziale, etnica o religiosa, violando la legge Mancino. Secondo la difesa, non è questo il caso dei 5 imputati.

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