Spoleto, Nomina del Portavoce dell’amministrazione comunale, il parere della Lega

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 “Tra compensi e legittimità nomina, un punto resta da chiarire: ma a che serve?”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

“La notizia di questi giorni è l’ufficializzazione del portavoce del Sindaco, fatta con il DECRETO SINDACALE N. 6 DEL 01/03/2022, nomina che arriva a quasi 5 mesi dall’elezione del primo cittadino, ma sopratutto, dalla comparsa tra gli uffici comunali di colui che poi, oggi, sarebbe diventato portavoce.

Questo atto da seguito alla DELIBERA DI GIUNTA NR. 52 DEL 29/11/2021 che determinava i criteri di selezione, atto peraltro non disponibile in rete e quindi non consultabile. Eppure il portavoce Fabio Pinchi compariva già nelle foto di insediamento della giunta spoletina. A che titolo?

Al costo di 12mila € annui il Sindaco Sisti si è quindi finalmente dotato di un portavoce, e il fatto ha destato molti mal di pancia in città, sopratutto per la cifra destinata a questa funzione.

In primo luogo ci teniamo a chiarire un aspetto. Va bene l’attenzione per il costo e ben venga un controllo sulla legittimità della nomina, ma quello che ci chiediamo e si chiedono molti nostri concittadini è capire quale sarà il ruolo del signor Pinchi.

Che cosa farà?

In questi primi mesi infatti, Fabio Pinchi, non ci sembra sia mai apparso in veste di portavoce ufficiale, nessuna apparizione pubblica e nessuna dichiarazione stampa. Ci segnalano invece almeno una presenza in consiglio comunale, tutta da verificare regolamento alla mano, perché avvenuta non come semplice spettatore in streaming, ma inserito all’interno dello spazio virtuale riservato ai consiglieri comunali, con diritto di parola. Un fatto a dir poco irrituale.

Poca attività anche sulle sue pagine social.

A parte la promozione di apparecchiature per acqua, parafarmacie e news del PD, e la condivisione dei post del comune di Spoleto, si nota poco altro.

Il decreto sindacale del 1^ marzo esclude per il portavoce alcune attività professionali quali quelle dei settori radiotelevisivi, del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche ed entro questi limiti dovrebbe muoversi la sua attività.

Compiti tutti da verificare in quanto al momento momento non è dato sapere quali siano le effettive mansione del soggetto.

Quindi, oltre all’aspetto economico resta da chiarire se quei soldi siano effettivamente ben spesi e sopratutto per che cosa siano spesi.

Ora che è stato nominato ufficialmente, abbiamo il compito di vigilare, controllando le attività future. Non vediamo l’ora di leggere i suoi comunicati”.

Così la nota della Lega Spoleto

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