Covid, burocrazia, tasse mancanza di credito. In un anno chiuse 302 partite iva

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L’ultima rilevazione dello scorso agosto con il dato allarmante. Il numero dei lavoratori indipendenti è sceso di 320 mila unità.

Dati che preoccupano nell’ambito dei titolari partite iva, (-5,8 per cento). L’altro dato in forte discesa nello stesso periodo riguarda i lavoratori dipendenti dimunuiti di 89 mila (-05 per cento), conti alla mano i primi sono scesi qualsi sotto la soglia di 5 milioni, precisamente 4.936.000I , i secondi hanno raggiunto quota 17.847.000.

La pandemia dopo un anno e mezzo da Covid-19 non è esente anche da colpe dai dati negativi ma, ricordiamo i settori coinvolti in questo tsunami , a anni già in grande sofferenza, colpa dei tradizionali problemi che da sempre assillano le micro imprese (tasse, burocrazia, mancanza di credito.

Altre concause, le limitazioni per decreto, la mobilità, lo spaventoso crollo dei consumi delle famiglie a fronte del grande successo ottenuto dall’e-commerce, nell’ultimo anno e mezzo.

A pagare di più sono stati i centri storici con attività commerciali, botteghe di artigiani con le saracinesche abbassate,.

Anche le chiusure di uffici di liberi professionisti (avvocati, commercialisti e consulenti) hanno fatto si ad aumentare la desertificazione in condomini dove svolgevano la propria attività.

Di questo passo , e senza gli aiuti giusti le città cambieranno volto per la scarsa frequentazione più insicure con i livelli di degrado in aumento.

Rosario Murro

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