Le Banche si salvano grazie ai Decreti dello Stato, vicevresa imprenditori con l’acqua alla gola si suicidano

Estimated read time 2 min read

Un’altra tragedia- Questa volta è un imprenditore umbro che si è tolto la vita.

Crisi economica   dal 2008  su tutto il territorio nazionale, altro suicidio   di un imprenditore umbro il gesto insano e la  fatica ad andare avanti   e dignità calpestata,  da un sistema bancario che non lascia scampo

La morte dell’ imprenditore di 61 anni del settore metalmeccanico  titolare della Cobem , impiccatosi nel sottoscala della sua azienda,  ultimo atto di una vita dedicata al lavoro  il suo biglietto:  Non posso più pagare gli stipendi ai miei operai”  , si aggiunge ad altri suicidi ed è una sconfitta per lo Stato.   L’imprenditore avrebbe dovuto firmare  un accordo con i sindacati. L’uomo era alla guida di un gruppo con 130 addetti.

spesso sono lasciati da soli a combattere tra scadenze e pagamenti e mantenere i posti di lavoro è un fatto assodato.

Il problema che molti Istituti bancari , non rivolgono attenzione verso queste problematiche , Banche e Finanziarie salvate da uno Stato complice e istigatore  nelle tragedie avvenute in questi ultimi anni. Se da una parte i Decreti salva- banche hanno nuovamente  riempito le casse di alcuni Istituti  , al contrario per gli sfortunati imprenditori non c’è stato   alcun Decreto  , che possa scacciare l’idea che dietro tutto questo convive un piano ‘Massonico’  che rema solo a favore delle Lobby  della Finanza  europeee contro intere  famiglie  le quali  , oggi continuano a piangere i propri cari.

 Romur

Continua a leggere...