I disabili e la società

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In Italia il disabile viene considerato un diverso. Quando si guarda a una persona disabile spesso si è mossi da un sentimento di pietismo e compassione che in molti casi è peggiore dell’indifferenza.

I disabili non sono inseriti a pieno titolo nella società.

Ci sono degli aspetti da porre in evidenza.

Molti disabili psichici e molti disabili gravi vivono in isolamento e diventa problematico per loro un contatto col mondo esterno.

Questi soggetti non studiano non lavorano e di conseguenza non producono reddito.

In ambito scolastico si è riscontrata una carenza di insegnanti di sostegno. Il disabile paga un’incapacità lavorativa a causa della sua menomazione psicofisica.

Nelle cooperative sociali non vengono considerati i tempi produttivi mentre le aziende valutano i lavoratori in base ai tempi produttivi aziendali. In molti casi in ambito lavorativo non si dà ancora fiducia alle persone disabili.

Molti disabili lavorano part-time e non vengono assunti nonostante dal 2014 le vecchie borse lavoro siano state trasformate in tirocini.

Ci sono le cooperative sociali che si occupano dell’inserimento lavorativo dei disabili.

Se non viene proposto loro un contratto di lavoro non possono essere assunti. Il risultato è che il disabile non paga i contributi pensionistici e sarà costretto a lavorare anche in età avanzata quando un lavoratore gode del meritato riposo.

In queste condizioni diventa molto difficile progettare un futuro sereno per le persone disabili.

Molti disabili non hanno una casa e vengono inseriti nelle strutture residenziali per adulti.

In queste strutture le persone disabili non possono autodeterminarsi.

Nelle strutture residenziali il disabile è considerato una persona da assistere e deve convivere con degli educatori.

Lo sport è molto importante per le persone disabili per cui sono nate le associazioni sportive per disabili.

Le associazioni sportive per disabili sono sorte negli anni 80 e permettono alle persone disabili di fare dello sport.

Francesca Porcellato è una delle atlete disabili italiane che partecipano alle Paraolimpiadi i giochi olimpici dei disabili.

Il tempo libero non sempre viene gestito bene.

Ci sono ancora delle persone disabili sono restii ad uscire e restano in casa a guardare la televisione.

Ci sono le associazioni per disabili che organizzano le attività del tempo libero.

In Italia molti ambienti sono inaccessibili ai disabili.

E’ importante costruire degli ambienti accessibili per i disabili.

La legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche spesso non viene applicata.

Il disabile in carrozzina ha ancora molte difficoltà ad entrare nei locali, nei bagni, nei negozi e nei luoghi pubblici perché sono inaccessibili.

Le abitazioni devono essere costruite a misura di disabile ma spesso sono inaccessibili ai disabili.

Molti disabili non si sposano e non formano una famiglia.

La sessualità del disabile non viene considerata o è tuttora un tabù.

In Italia solo nel 2013 è sorto un Comitato che si batte per l’introduzione dell’assistente sessuale nel nostro Paese e in questi giorni a Bologna sono partiti i corsi per aspiranti assistenti sessuali.

Il disabile è una persona che va tutelata perché è economicamente debole.

Spesso i disabili gravi devono affrontare delle cure mediche costosissime e non sempre vengono adeguatamente supportati.

L’esenzione dal ticket è un’esenzione dal pagamento delle prestazioni sanitarie ma i costi dei medicinali e delle cure riabilitative sono a carico del disabile e della sua famiglia.

In Italia ci sono ancora molte difficoltà ad applicare la Convenzione dell’ONU sui diritti dei disabili.

Le leggi ci sono e hanno migliorato la qualità della vita delle persone disabili ma non sempre vengono applicate correttamente.

 

Alessandro Legnani

 

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