Fasce Olivate: la Regione Umbria non sovvenziona i privati proprietari degli Ulivi in virtù dell’esorbitante aumento della macinatura ai Frantoi.

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Meglio acquistare l’Olio al Supermercato, abbandonando la qualità.

Pubblichiamo integralmente la lettera inviata alla Redazione O.l.S. Riteniamo interessante l’argomento trattato nel contesto degli aumenti energetici degli ultimi mesi

Lettera integrale

Egregio Direttore di Oltre la Somma, mi rivolgo a Lei con la speranza nella pubblicazione di questa contestazione e con il desiderio di ottenere riscontri da qualche Consigliere Politico di maggioranza della Regione Umbria.

La stessa Regione Umbria si fa bella con le stupende, caratteristiche, uniche ed irripetibili fasce olivate (una risulta pure candidata a patrimonio dell’Unesco, l’Assisi-Spoleto) solo che non fa nulla per sovvenzionare i proprietari “privati” che non lavorano con l’agricoltura non ricavando assolutamente nulla da questo progetto delle fasce olivate Umbre, spendendo e rimettendo denaro oltre che tempo e fatica per accudire e conservare al meglio questa natura paesaggistica invidiata in tutta la Penisola. 

Eppure, come le Aziende, anche i “privati” ad Ottobre/Novembre portano la loro ‘fatica’ chiamata raccolta delle olive ai frantoi, garantendo quindi a loro spese la tutela del patrimonio agricolo, ricordandoci che gli ulivi devono essere ‘potati’ prima di primavera, quasi tutti gli anni altrimenti la pulizia della parte “privata” della fascia olivata viene a mancare.

Poi non dimentichiamoci che a causa dell’enorme aumento della energia elettrica i prezzi dei frantoi sono quasi raddoppiati rispetto agli ultimi 5 anni. Ora per macinare 1 quintale di olive occorrono dai 23 Euro fino ai 28 Euro a seconda del frantoio! 

Una follia. Tra fatica, tempo, denaro speso per la raccolta e per la potatura certe volte mi domando sull’opportunità di acquistare l’olio al supermercato. Rinunciando alla qualità in virtù delle spese esorbotanti.

È mai possibile che la Regione Umbria non riesca a fornire un contributo ai privati titolari di Ulivi e che vanno a macinare (con tanto di scontrini dichiarativi) visto il caro-prezzi/caro energia ? Il tutto anche per garantire il prosieguo delle attività al fine di tutelare il paesaggio e quindi il patrimonio. Altrimenti cara Regione Umbria se i prezzi del caro vita continueranno ad essere così alti sicuramente le fasce olivate saranno abbandonate e gli ulivi si trasformeranno in cespugli.

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