Draghi prende posizione ipotesi viaggio diSalvini a Mosca

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La posizione del governo non cambia. È da sempre allineato con Ue e G7 e nel rapporto storico transatlantico” e “non si sposterà”: è la dura presa di posizione del presidente del Consiglio, Mario Draghi sull’ipotesi del viaggio di Matteo Salvini in Russia. 

Il Copasir intanto “conferma di aver avviato le usuali procedure informative previste in merito all’attività che sarebbe stata svolta dall’avvocato Antonio Capuano nei confronti di alcune rappresentanze diplomatiche presenti nel nostro Paese su temi inerenti alla sicurezza nazionale”. “Noi chiediamo delle risposte, questa vicenda non può terminare a tarallucci e vino”, dice il segretario del Pd Letta. Gli risponde Salvini: “Noi lavoriamo per la pace, il Pd parla solo di armi e guerra”.

Il ruolo del Copasir 

L’annunciato viaggio di Matteo Salvini a Mosca per il momento si ferma al Copasir. Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica vuole approfondire i rapporti – rivelati dai media – intrattenuti dal leader della Lega e dal suo consulente per la politica estera, Antonio Capuano, ex parlamentare di Forza Italia, con la diplomazia russa all’indomani dello scoppio della guerra. 

Il Copasir, “che come consuetudine non esprime mai valutazioni politiche sull’attività dei parlamentari, conferma di aver avviato le usuali procedure informative previste” in merito “all’attività che sarebbe stata svolta, come emerge da notizie stampa, dall’avvocato Antonio Capuano nei confronti di alcune rappresentanze diplomatiche presenti nel nostro Paese su temi inerenti la sicurezza nazionale”, annuncia il senatore Adolfo Urso, presidente del Comitato

Il riferimento è a un incontro che sarebbe avvenuto a marzo scorso, subito dopo l’inizio del conflitto in Ucraina, tra Salvini, Capuano e l’ambasciatore russo Sergej Razov. In alcune interviste il leader del Carroccio ammette di aver parlato con l’ambasciatore, ma non ne riferisce contenuti e circostanze. Che ora verranno approfonditi dal Copasir, mentre infuria la polemica politica. Al mattino Salvini prova a tranquillizzare i suoi: “La Lega è una grande squadra, che ha vinto e vincerà ancora a lungo” nonostante “il tentativo di alimentare litigi e divisioni si ripete sempre uguale, noioso e inutile”, scrive nelle chat del partito, aggiungendo che “polemiche e pettegolezzi li lasciamo volentieri ad altri, noi preferiamo impegno e lavoro”. 

Letta all’attacco

Lo scontro è con gli altri leader politici e soprattutto con il segretario del Pd, Enrico Letta, che attacca: “Noi chiediamo delle risposte, non è che questa vicenda può completarsi così. Mentre la crisi era in corso, c’erano trattative, non si sa bene tra chi, in che modo e con che forme, tra l’invasore russo e un partito di governo italiano. Non è una vicenda che può terminare a tarallucci e vino, noi vogliamo chiarezza”. 

La reazione del segretario leghista arriva su Twitter: “Noi da settimane lavoriamo per la pace, dialogando con tutti per arrivare ad un cessate il fuoco, mentre il Pd parla solo di armi e guerra. Più chiaro di così”. 

Ma in serata è ancora Letta a replicare. “Mentre stavamo discutendo e decidendo l’unità degli europei per reagire all’invasione russa dell’Ucraina, Salvini con un non bene identificato consulente andava a cena dall’ambasciatore russo non si sa bene a fare che cosa. È una vicenda grave che deve essere chiarita”, afferma il leader dem, assicurando che “l’alleanza con Salvini al Governo è per questa situazione eccezionale, non si ripeterà”. 

Le altre reazioni politiche

Letta non è il solo a scagliarsi contro il leader del Carroccio. Per Carlo Calenda di Azione “Salvini è un irresponsabile e conferma la sua sudditanza a Mosca”. “Il problema di Salvini non è se va a Mosca ma se torna: non può fare ogni volta tutte queste figuracce”, ironizza il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, mentre secondo il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni “è sempre più evidente che le mosse di Salvini non c’entrano un fico secco con le ragioni del pacifismo, a maggior ragione ora che emergono pure le cene segrete del leader leghista con l’ambasciatore russo: i vecchi amori con il regime di Putin non si scordano”. 

“L’opinione su quello che fa Salvini va chiesta alla maggioranza di cui fa parte. Per me, chiunque faccia delle cose che ritiene utili per trovare delle soluzioni, per carità, benvenuto. Dopodiché però credo che Salvini debba parlare con il Governo di cui fa parte”, taglia corto la presidente di FdI, Giorgia Meloni

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