A Shanghai nella morsa del Covid:38 morti un un giorno

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Barricate per le strade, cancelli che bloccano l’uscita dai comprensori residenziali, negozi chiusi, lunghe file per i tamponi. Shanghai – da un mese in stretto isolamento – è ancora nella morsa del Covid. Secondo il bilancio delle autorità sanitarie sabato sono morte 38 persone.

Il totale delle vittime dell’epidemia in Cina è di 5.060 morti dall’inizio della pandemia. Il Paese, che applica una rigida politica di “tolleranza zero” contro il Covid, sta attraversando un’ondata di focolai attribuiti alla variante omicron. Oggi la Commissione ha segnalato 920 nuovi casi positivi al coronavirus rilevati il giorno prima, 916 dei quali a causa di contagio locale e il resto importati. 

Le aree con il maggior numero di casi di trasmissione comunitaria sono state Shanghai (788) e Pechino (53). Le autorità sanitarie hanno anche segnalato oggi la rilevazione di 7.409 casi asintomatici, 7.340 dei quali locali (la maggior parte a Shanghai), sebbene non siano conteggiati come casi confermati a meno che non mostrino sintomi. I restanti contagi, riscontrati tra i viaggiatori provenienti dall’estero, sono stati rilevati in varie regioni del Paese. Il numero totale di contagiati attivi nella Cina continentale ammonta a 24.002, 447 dei quali in gravi condizioni. 

“Al momento, la prevenzione e il controllo dell’epidemia a Shanghai sono ancora in una fase critica e la situazione è tuttora grave e complicata. È ancora necessario rafforzare la gestione sociale”, ha affermato Zhao Dandan, vicedirettore della commissione sanitaria della città.HECTOR RETAMAL/AFP via GettyLa consegna del cibo a Shanghai

A Shanghai la gente è allo stremo: le restrizioni in alcune aree della città hanno reso “prigionieri” i residenti che faticano a procurarsi cibo e generi di prima necessità. La protesta corre sui social dove circolano poster che invitano a ribellarsi per esempio suonando le pentole dai balconi o abbattendo le barricate, mentre si moltiplicano i video con le richieste di aiuto.

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