Muore operaio durante lavori per metanodotto in Umbria

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Mancano pochi giorni all’inizio del nuovo anno e il 2022 e ancora registra un decesso sul posto di lavoro. L’uomo di 36 anni, residente nella provincia di Avellino, è morto mentre era intento nei lavori di posizionamento di un metanodotto. Sarebbe caduto in uno scavo profondo 5 metri, il decesso potrebbe essere conseguenza della caduta.

Un’altra vittima si aggiunge alle tante avvenute nel 2022. Gli appelli, le manifestazioni – la più importate intrapresa dal Sindacato UIL con “Zero morti sul Lavoro” non ha rallentato la lunga striscia di decessi . Supeficialità , distrazione, un dato è certo , le statisctiche che riportano decessi di lavoratori sono da capogiro.

Questa volta è l’Umbria a ribalzare sulla cronaca nazionale.

Un operaio di 36 anni, residente nella provincia di Avellino, è morto mentre era intento nei lavori di posizionamento di un metanodotto nel comune di Castel Viscardo, in provincia di Terni. 

Da una prima ricostruzione dell’incidente emerge che l’uomo, durante i lavori, sarebbe caduto in uno scavo profondo circa cinque metri durante i lavori e potrebbe quindi essere morto in seguito alla caduta. L’uomo è stato trovato con la faccia riversa nello scavo per la posa delle tubazioni ma non è ancora chiara la dinamica che ne ha provocato la morte. All’arrivo dei vigili del fuoco era già deceduto, a nulla sono valsi i soccorsi.  Per meglio ricostruire la dinamica di quanto successo sono in corso accertamenti. L’incidente è avvenuto in località Viceno. 

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco del distaccamento di Orvieto, sono intervenuti i carabinieri e gli operatori della Usl per gli accertamenti del caso. La salma è ora a disposizione del magistrato di turno. 

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