Invasione di “vu cumprà”fuori dalle strutture ospedaliere umbre

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Congolesi,Nigeriani,della Costa D’Avorio: stesso colore della pelle,stessa situazione sociale quella che caratterizza i “parcheggiatori abusivi” volgarmente da noi definiti “vu cumprà”,che fuori dalle strutture ospedaliere di Terni,Spoleto e Foligno ,sono piazzati dalle prime ore del mattino e che con insistenza ci spingono ad acquistare calzini,accendini,ECC, o di lasciare quantomeno loro” il famoso euro del caffè.”

Dalle prime ore del mattino a tarda sera,loro sono lì. Con tutti i casi letti nei quotidiani o ascoltati in TV in quest’ultimo periodo,tra i cittadini,soprattutto le donne,aleggia il terrore per un ‘ipotetica aggressione,un ipotetico furto. Come fare a prevenire l’insistenza o addirittura la presenza stessa di tali figure nella maggior parte dei casi ,oggi giorno,”malviste” ? Chi li accoglie avrebbe il “dovere morale” di fornire loro una condizione sociale quantomeno dignitosa. Perché “raccoglierli” da una situazione di povertà per poi reimmetterli nella stessa e medesima situazione anche una volta giunti in Italia? È giusto che loro da esseri umani vivano nella decenza ,nella moralità ma è anche giusto che noi cittadini (donne soprattutto) viviamo quantomeno nella serenità di recarci in una struttura pubblica sanitaria perché ci spetta e perché contribuiamo economicamente alla sua funzionalità . Dunque la domanda rimane Sempre la stessa: “Come fare a prevenire l’insistenza e la presenza stessa di “parcheggiatori abusivi ” o volgarmente detti “vu cumprà” fuori dagli ospedali ?

 

 

Giuliana Massari

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