(www.raimews24.it) – Dopo le nuove proteste degli abitanti di Prisciano per la situazione ambientale dell’area a confine con l’impianto di trattamento scorie, il primo cittadino pronto a contestare “inadempienze strutturali ai fini sanitari”
“Blocco del lavoro per inadempienze strutturali ai fini sanitari”. Dopo le nuove proteste degli abitanti di Prisciano che hanno denunciato ancora una volta la situazione in cui si trovano a vivere decine di famiglie residenti nel quartiere che confina con l’impianto di trattamento scorie di Ast, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi alza la voce e minaccia di bloccare l’attività di Acciai Speciali. Al centro della polemica l’impianto di trattamento scorie gestito da Tapojarvi, dal quale da anni si sollevano costantemente nubi di polveri, cattivi odori e rumorose vibrazioni legate alla lavorazione. Un disagio denunciato ormai da anni che non accenna a diminuire nonostante le proteste dei residenti, i ripetuti ultimatum del Comune e il monitoraggio condotto da Arpa. Ora, però, la minaccia del sindaco Bandecchi di fermare con ordinanza l’impianto Ast sfruttando così i poteri che la legge gli conferisce in quanto massima autorità sanitaria locale. L’alternativa, è la provocazione del sindaco Bandecchi, l’evacuazione dell’intero quartiere e il rimborso ai cittadini costretti a traslocare altrove. “La regione Umbria contribuirà alle spese e pagherà i danni subiti dai cittadini – tuona il sindaco di Terni – perché inerme e china ormai da nove mesi sui problemi e sui tavoli convocati” sulla questione Prisciano. Per il quale certo all’orizonte non pare profilarsi una soluzione immediata. Anche perché è dei giorni scorsi l’annuncio, da parte di Tapojarvi, dello slittamento dei tempi per la realizzazione della nuova area coperta all’interno dello stabilimento Ast in cui eseguire l’attività di recupero con diminuzione delle emissioni in aria. Lavori che avrebbero dovuto concludersi il prossimo agosto e che invece si protrarranno fino al 2026. “Nel frattempo – denuncia il comitato di quartiere – a Prisciano si muore di polveri, puzza e rumore”.










