Draghi agli studenti:” mi auguro che l’anno prossimo non ci sia bisogno di mascherine”

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“Ho chiesto a Bidem di cbiamare Putin , il giorno dopo si sono sentiti , non loro ma i loro ministri della Difesa”

Chi attacca ha sempre torto. C’è differenza tra chi è attaccato e chi attacca, bisogna tenerlo in mente. Come quando uno per strada è grosso grosso e dà uno schiaffone a uno piccolo”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi racconta ai ragazzi della scuola media di Sommacampagna (Verona) la situazione della guerra in Ucraina.   “Quello che è successo – ha aggiunto Draghi – è che il piccolino adesso è più grande e si ‘ripara’ dagli schiaffi, prima di tutto perché è stato aiutato dagli amici, ma anche perché combatte e si difende per un motivo, la libertà”, spiega il premier ribadendo, anche in questa occasione  che il ruolo dell’Italia è  “cercare la pace”, ma nella telefonata con Putin – dice la risposta è stata sempre negativa mente a Washington da Biden “ho avuto più fortuna”. E rivela: “Ho chiesto a Biden di chiamare Putin, e il giorno dopo si sono sentiti non loro ma i loro ministri della Difesa”.

Draghi ha evidenziato la capacità di accoglienza messa in campo dal nostro paese: “Gli italiani sono stati bravissimi. Sono arrivati quasi 120.000 profughi ucraini e le famiglie italiane hanno aperto le loro case. Le regioni e i comuni hanno fatto tantissimo. Mi commuove quello che accade nelle scuole. Sono arrivati circa 4500 minori non accompagnati, che sono stati tutti inseriti. Gli insegnanti sono stati formidabili e ragazzi come voi molto ospitali. Il Presidente ucraino ci ringrazia sempre”.

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