Nuove norme in arrivo. Stretta del Reddito di Cittadinanza. Il 18 novembre Sindacati in piazza

Pronte , nuove misure  su Reddito di Cittadinanza e per una serie di finanziament per la manutenzione di strade e scuole, la realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità “green”, taglio tasse e ammortizzatori e cambio superbonus,giovani Scuole e affitti,freno a classi pollaio.

All’interno del nuovo piano anche una profonda revisione del Reddito di cittadinanza con misure più stringenti, obiettivo: spingere i beneficiari alla ricerca del lavoro, nella nuova versione “extralarge” della manovra, che dovrebbe arrivare entro la settimana in Parlamento.

Questa manovra ha il sapore del famoso luogo comune: chiudiamo la stalla quando i buoi sono scappati via”.

Dopo lo sperpero di milioni di euro percepiti da cittadini con  false dichiarazioni , si   correggere il tiro mediante una revisione  dellae norme che comunque incassa un miliardo in più strutturale.

Per evitare che il sussidio diventi un disincentivo alla ricerca del lavoro vengono rivisti i criteri dell’offerta congrua, che si riducono a 80 km di distanza da casa per la prima offerta ma diventano “tutta Italia” alla seconda, anche perché la chance di una terza offerta non c’è più.

Così se una persona rifiuti due posti di lavoro (finora erano tre), la persona decade dal beneficio .

Al primo rifiuto si perderanno 5 euro al mese, con uno scarto che si fermerà alla soglia di 300 euro di sussidio.

A differenza della prima scrittura , la novità delle norme è forse quella più stringente: per verificare che i richiedenti del sussidio idoneii al lavoro  si attivino per essere occupati, saranno messe in atto dei controlli di prtesenza ai centri per l’impiego

Seguiranno accertamenti per chi non si presenta almeno una volta al mese – salvo “comprovato giustificato motivo” – scatta la decadenza immediata.

Stesso iter  per chi non può sottoscrivere il Patto per il lavoro ma è vincolato da quello per l’inclusione sociale: ci si deve presentare ai centri anti-povertà per vedere i progressi fatti e verificare il rispetto del “progetto personalizzato” di inclusione, pena lo stop al Reddito.

La nuova misura prevede  a non prorogare le collaborazioni dei 2.500 navigator, incaricati di    aiutare i beneficiari a cercare lavoro

Intanto i sindacati   sono sul piede di ‘guerra’ pronti a protestare in piazza il 18 novembre  mentre,  ii dipendenti dei centri per l’impiego, che intanto le Regioni stanno assumendo  stanno cercando di recuperare i ritardi,  così come  anche le agenzie per il lavoro privato.

Rosario Murro