Acca Larentia, saluti romani, le opposizioni:”intervenga il Governo”

Estimated read time 3 min read

(www.rainews.it) – Si aaccende la polemica politica dopo l’adunata con i saluti romani alla commemorazione per i militanti Msi morti 46 anni fa in via Acca Larentia, a Roma nel quartiere tuscolano.  

Il 7 gennaio 1978 davanti a quella sede del Movimento Sociale Italiano furono uccisi due giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Un terzo attivista Stefano Recchioni fu ammazzato qualche ora dopo negli scontri con le forze dell’ordine nello stesso luogo. Ogni anno la cerimonia si ripete, sempre uguale a se stessa, con il triplice “Presente!” e le braccia tese, militanti o solo nostalgici, tutti schierati in file geometriche, a scandire il rituale fascista. Per i 40 anni l’adunata fu particolarmente partecipata, con militanti arrivati anche dall’estero, per un corteo nel quartiere San Giovanni terminato davanti alla sede missina.

Le opposizioni chiamano il Governo a riferire sull’adunata di quest’anno, e in particolare sulla presenza delle forze dell’ordine che non sono intervenute. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein annuncia un’interrogazione: “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Presenteremo un’interrogazione al ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione”. Tra i Dem è Marta Bonafoni a non dimenticare che queste stesse scene si ripetono da anni: “Per noi del quartiere ogni anno il 7 gennaio porta con se una buona dose di ansia”, scrive sui social.

Il PD del Lazio, con il segretario Enzo Foschi, denuncia la presenza di istituzioni regionali e nazionali nel piazzale della storica sezione del Movimento Sociale. E la consigliera Emanuela Droghei chiama in causa il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a suo dire presente ai saluti. Rocca smentisce e annuncia querela contro Droghei. Rocca era sicuramente presente, insieme all’assessore alla Cultura del Comune Miguel Gotor, nel momento della deposizione delle corone d’alloro. 

Per Carlo Calenda: “Questa è una vergogna inaccettabile in una democrazia europea”;  Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra, si chiede “come sia stato possibile che si sia permessa questa sceneggiata fascista. La glorificazione e la celebrazione di simboli e gesti inneggianti al fascismo sono inaccettabili e vanno contro i valori fondamentali della democrazia e della convivenza civile”.

Il vicepresidente della Camera Sergio Costa, del Movimento 5 stelle, presenterà un esposto alla Procura di Roma rispetto ai “gravissimi fatti accaduti ieri a Acca Larentia per accertare eventuali reati commessi, tra cui apologia di fascismo, durante la commemorazione”.

Per il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, la procura di Roma tace da 40 anni e torna a chiedere la verità su quegli omicidi: “Stiamo parlando di alcuni ragazzi uccisi in anni di terrorismo. La procura di Roma non ha fatto niente in quarant’anni. Si sa tutto di quella vicenda, salvo il nome degli assassini: di questo sono indignato”. 

“Sono persone di varia provenienza, cani sciolti, organizzazioni extraparlamentari. Non hanno niente a che vedere con FdI”, dice il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia. “Noi facciamo la nostra celebrazione ufficiale e poi andiamo via”, e anche quest’anno “Fratelli d’Italia si è presentata la mattina, ha deposto tre cuscini sui luoghi dove sono caduti i tre ragazzi. I giovani di FdI, il pomeriggio, organizzano invece una celebrazione al Parco della Rimembranza”, spiega Rampelli. Quest’ultima manifestazione viene organizzata in un altro luogo proprio per evitare di andare ad Acca Larentia, “dove ogni anno succede la stessa cosa, anche se l’anno scorso non ci sono stati interrogazioni parlamentari”, aggiunge il vicepresidente della Camera. 

Continua a leggere...