Nuovo Anno 2023 , da oggi scattano gli aumenti in ascesa benzina e pedaggi autostradali

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(Sky Tg24) – Dopo il bridisi della mezzanotte , il nuovo anno inizia con una serie di rincari, soprattutto per gli automobilisti. A partire da oggi per i carburanti c’è un aumento automatico dei listini: non è stato prorogato, infatti, lo sconto sulle accise che era stato introdotto dal governo Draghi e poi confermato, in parte, da quello Meloni. Inoltre, salgono del 2% i pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia. Per le bollette, potrebbero esserci andamenti opposti per elettricità e gas

Il 2023 inizia con una serie di rincari, soprattutto per gli automobilisti. Dal prezzo dei carburanti ai pedaggi autostradali, facciamo il punto

A partire da oggi, primo gennaio, per i carburanti c’è un aumento automatico dei listini. Da nove mesi il prezzo godeva della riduzione delle accise decisa prima dal governo Draghi e poi confermata, in parte, anche da quello Meloni. Lo sconto scadeva a fine 2022 e non è stato prorogato

Scade lo sconto sulle accise, ecco quanto costeranno benzina e diesel

Il taglio delle accise era stato applicato per la prima volta lo scorso marzo, con l’approvazione del decreto Ucraina bis. Fino al 30 novembre la riduzione per la benzina e per il diesel è stata complessivamente di 30,5 centesimi. Poi, con il dl Aiuti quater, il taglio è stato prorogato fino al 31 dicembre ma ridotto a 18,3 centesimi. Nel frattempo i prezzi sono scesi, riducendo anche l’extragettito che aveva consentito al governo di ridurre le accise (e di conseguenza l’Iva che si calcola in aggiunta)

Stando alle ultime rilevazioni settimanali del ministero dell’Ambiente, il prezzo medio nazionale della verde si attesta a 1,625 euro al litro, cioè ai minimi da giugno del 2021. Il diesel è invece arrivato a 1,689 euro, cioè al minimo da poco meno di un anno (dal 31 gennaio 2022). In entrambi i casi, si tratta di livelli abbondantemente inferiori a quelli raggiunti dopo lo scoppio della guerra tra Mosca e Kiev

Gli aumenti di questo inizio 2023 riguardano anche i pedaggi autostradali. All’inizio di ogni anno le tariffe vengono tradizionalmente aggiornate, ma da quattro anni – dopo il crollo del Ponte Morandi – erano rimaste congelate. Il 2023 ha portato con sé il ritorno degli aumenti, per la prima volta dal 2018

Autostrade, aumentano i pedaggi: cosa sappiamo

Da oggi, primo gennaio, i pedaggi sulle arterie di competenza di Autostrade per l’Italia aumentano del 2%. Aumenteranno di un altro 1,34% dal primo luglio 2023. In una nota del Mit, il ministro e vicepremier Matteo Salvini ha spiegato che si rischiava “un aumento che sfiorava il 5%, che è stato scongiurato”. Ha aggiunto che nel nostro Paese gli incrementi sulle tratte interessate “è inferiore all’inflazione”. È confermato, invece, lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara

“Sono scongiurati gli aumenti nella stragrande maggioranza delle società autostradali italiane”, il 50% delle arterie è senza incrementi, gli aggiornamenti delle tariffe sono graduali e con tagli rispetto alle previsioni, spiega la nota. “Gli italiani potranno beneficiare di una situazione migliore rispetto ad altri Paesi europei. In Spagna per 11 tratte autostradali è previsto un incremento del 4% (rispetto alla richiesta media di +8,4%); in Francia è prevista una lievitazione media delle tariffe del 4,75% dal primo febbraio 2023, che si aggiunge al +2% del 2022″

Passando al fronte bollette, gli aggiornamenti potrebbero essere contrastanti. Per l’elettricità l’Autorità per l’energia ha annunciato nel primo trimestre dell’anno un provvidenziale calo di oltre il 19%, ma per il gas l’andamento potrebbe essere opposto

In attesa della comunicazione dell’Arera a inizio gennaio, Nomisma stima un aumento mensile del gas del 20% dovuto all’andamento dei prezzi internazionali di inizio dicembre. Il calo degli ultimi giorni, seguito alla decisione sul price cap adottata da Bruxelles, stando all’analisi del centro studi dovrebbe essere recepito a partire da febbraio

Intanto il decreto Milleproroghe, seguendo l’ordinanza del Consiglio di Stato sulle modifiche unilaterali dei contratti, ha chiarito che in fase di rinnovo delle forniture le variazioni saranno possibili. Dopo il blocco disposto dal decreto Aiuti bis, quindi, per chi ha un contratto in scadenza potrebbero arrivare rialzi dei costi di luce e gas. Sono ancora bloccati fino a giugno 2023, invece, i costi per tutti coloro che hanno un contratto in essere

Il Consiglio di Stato si era espresso sul tema dopo il ricorso di Iren contro i provvedimenti cautelari dell’Antitrust, che sono poi stati confermati “parzialmente”: sono state sospese, come detto, le sole modifiche unilaterali delle condizioni economiche non in scadenza.

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