Matteo Messina Denaro, perquisito il covo. Libri vestiti , gioellli, profumi di lusso, con una biografia del leader russo Vladimir Putin

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La perqusiione messa in atto dalle Forze di Polizia all’interno dell’abitazione di Matteo Messina  Denaro , il covo del superlatitante  di vicolo San Vito , a Campobello di Mazara  tratto in arresto la scorsa settimana  in una Clinica pdove si trovava per  sottoporsi a cure mediche , non solo vestii e profumi di lusso  ma, hanno trovato decine di libri , tra cui una biografia del leader russo  Vladimir Putin. sono anche spuntati fuori scontrini e biglietti aerei con varie destinazioni, tra cui l’Inghilterra e il Sud America.

Investigatori e magistrati proseguonol’analisi dei reperti.

Messina Denaro acquistò personalmente l’auto

A gennaio del 2022 il boss Matteo Messina Denaro avrebbe personalmente acquistato, in una concessionaria di Palermo, la Giulietta oggi individuata e sequestrata dalla polizia, usata dal capomafia nell’ultimo anno di latitanza. I documenti della macchina sono stati trovati nel covo di vicolo San Vito individuato martedì dai carabinieri.

Il contratto di acquisto della Giulietta era intestato a una anziana disabile di 86 anni, madre di Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara che ha prestato l’identità al boss. Alla donna è intestata anche la Fiat 500 data in permuta.

La Giulietta, secondo quanto risulta, è stata acquistata in contanti per 10mila euro. Una delle tante spese del capomafia che segnava metodicamente tutte le uscite facendo poi la somma mensile. L’ultima ammontava a 7700 euro. Nel covo di San Vito sono state trovate anche ricevute di ristoranti fino a 700 euro. Non è confermato, invece, che nell’appartamento in cui il boss ha trascorso l’ultimo anno di latitanza siano stati trovati biglietti di viaggi all’estero.

Il blitz della Guardia di Finanza all’interno del terzo covo ritenuto appartenere al boss di mafia Matteo Messina Denaro. Nell’esclusiva del Tg1, il video dell’ingresso delle forze speciali del Gico, che scoprono una parete di legno a scorrimento dietro un’armadio: all’interno stanze blindate, gioielli, pietre preziose, quadri: ma è un giallo su degli scatoloni per documenti, totalmente vuoti.

A 48 ore dalla scoperta del primo covo, dalla stanza blindata è stato portato materiale forse importantissimo per gli investigatori.

L’abitazione – dove si trova il bunker – appartiene ad Enrico Risalvato, ex Consigliere Comunale di Campobello di Mazara.

Mentre continuano senza sosta perquisizioni in tutto il paese, dopo il ritrovamento dei tre covi e la perquisizione della casa della madre di Andrea Bonafede, il geometra che avrebbe prestato la sua identità all’ormai ex superlatitante, è stata ispezionata anche l’abitazione di un avvocato, in Via Scuderi, che dista circa 800 metri dal terzo covo, e quella di fronte all’abitazione del fratello del boss.

Ispezioni vengono eseguite anche in altre abitazioni di Campobello di Mazara.

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