Forte commozione e un lungo applauso ha segnato l’inizio e la fine della commemorazione dei militari deceduti nell’esplosione di Castel D’Azzano nel veronese.
Si sono conclusi i funerali di Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Berna, i tre carabinieri morti nell’esplosione di Castel d’Azzano, avvenuta nel veronese lo scorso martedì. I feretri, avvolti dal tricolore, hanno lasciato poco fa l’abbazia di Santa Giustina tra gli applausi della piazza gremita per l’ultimo saluto. Ad accompagnare le famiglie dei tre militari, la fanfara dell’Arma.
Tantissimi uonini di tutte le forze di polizia dmigliaia di comuni semplici cittadini, presenti davanti alla basilica di Santa Giustina a Padova, dove si sono svolti i funerali di Stato dei tre Carabinieri vittime dell’esplosione, due giorni fa a Castel D’Azzano (Verona).
I feretri di Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari, partiti dalla camera ardente allestita al Comando Legione Carabinieri di via Rismondi, sono giunti alla Basilica in Prato della Valle cinque minuti prima dell’inizio delle esequie.
In chiesa ad attendere i feretri il il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accanto a lui il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto e il governatore del Veneto Luca Zaia. , i ministri Tajani, , Salvini, Piantedosi, Nordio, Abodi, Roccella, Schillaci e Bernini, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Luciano Portolano, e il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo. hanno concelebrato le esequie, mons. Claudio Cipolla e mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona.
“La vittoria sul mondo e sul male è anche l’amore di chi serve la patria, cioè il prossimo, garantendo la giustizia, il bene comune, la stabilità delle istituzioni preposte a custodire nell’ordine e nell’armonia la comunità umana”, ha detto l’arcivescovo Gian Franco Saba, Ordinario militare per l’Italia celebrando i funerali.
“E’ una grande famiglia che si ritrova qui per salutare Marco, Valerio e Davide. Ci stringiamo alla grande famiglia dell’Arma, ci stringiamo a voi cari familiari perché possiate sentire l’abbraccio di tutti e la preghiera unanime. Ci stringiamo a tutti coloro che sono stati feriti nel tragico evento. È dolorosamente e umanamente incompressibile il drammatico evento
“Nel loro incontro con Cristo si saranno specchiati in Lui vedendo così che il volto bello dell’umanità sta nel servire il prossimo”. “Questi nostri cari fratelli, proprio mentre celebravano il servizio per il bene comune hanno sperimentato la convivialità del male”.Monsignor Saba li chiama per nome, Marco, Valerio e Davide: