Donzelli le accuse alla Camera dei Deputati:””Questa sinistra sta con lo Stato o con i terroristi e la mafia?”

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(www.rainews24.it) – Le parole del deputato di FdI in Aula, vice presidente do Copasir . Le reazioni di Pd, Terzo Polo e Verdi-Sinistra: “Inaccettabile, si scusi”. La capogruppo dem Serracchiani: risposta politica e giudiziaria. Ma Nordio ricorda: “I parlamentari possono sempre visitare i detenuti”

Un intervento di fuoco, quello pronunciato stamane alla Camera dal deputato di Fratelli d’Italia, e responsabile nazionale dell’organizzazione, Giovanni Donzelli, che ha parlato in merito al regime carcerario duro per i mafiosi, a cui è sottoposto anche l’anarchico Alfredo Cospito, da ieri nel carcere di Opera e in sciopero della fame da oltre 100 giorni proprio per chiedere la sospensione del 41 bis nei suoi confronti. Donzelli, oltre ad aver ricordato i recenti incontri (12 gennaio) dell’anarchico con esponenti mafiosi del clan dei Casalesi, che lo incoraggiavano a proseguire nella lotta per arrivare all’abolizione del 41 bis e dell’ergastolo ostativo, ha accusato alcuni deputati dell’opposizione (nello specifico: Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e Andrea Orlando) di aver incontrato in carcere l’anarchico, chiedendo se “questa sinistra sta con lo Stato o con i terroristi e la mafia”.

Immediate le reazioni, non solo del Partito democratico ma di tutte le opposizioni, dai Verdi-Sinistra Italiana al Terzo Polo. La seduta è stata sospesa e il vicepresidente dell’Aula, Giorgio Mulè, ha convocato la riunione dei capigruppo. Incontro che poi è stato aggiornato senza sapere quando riprenderà. Quel che è certo è che non ci sono state scuse per l’accaduto. Ed è dura la replica della capogruppo dem Serracchiani: parole “di gravità assoluta, non soprassederemo politicamente e giudiziariamente”.

Nel frattempo, è intervenuto anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha escluso “in modo assoluto che vi sia un rapporto con esponenti parlamentari, non solo del Pd, ma di qualsiasi gruppo. E nella legge è scritto che i parlamentari hanno sempre il diritto di visitare i detenuti”.

“Abbiamo posto come prioritaria la soluzione della questione di stamani in Aula. Riteniamo debba essere il presidente della Camera ad intervenire” ha detto lasciando la conferenza dei capigruppo la coordinatrice dei deputati Pd, Debora Serracchiani, uno dei parlamentari accusati dall’esponente FdI. A questo proposito, Lorenzo Fontana sentirà sia l’interessato che il capogruppo FdI alla Camera, Tommaso Foti. In seguito, il presidente di Montecitorio ha chiarito che non ci sarà nessun sindacato sulle parole pronunciate da Donzelli ma che serve “reciproco rispetto”. Fontana ha comunque istituito un Giurì d’onore per stabilire cosa è successo esattamente stamane in Aula.

Su questa vicenda “s’è espresso il capogruppo di Fratelli d’Italia, il responsabile dell’organizzazione, forse qualche iscritto non sarà d’accordo ma direi che il partito ha parlato. Meloni? Non le ho parlato, non la chiamo prima di intervenire, ma credo che non vada trascinata in un dibattito tutto parlamentare” ha detto Donzelli conversando con i cronisti in Transatlantico.

“Ci sono molte ragioni per cui l’onorevole Donzelli dovrebbe vergognarsi. Oggi ha infangato con accuse assurde l’unità che la politica dovrebbe avere sulla lotta alla mafia, disonorando la memoria dei nostri martiri. FdI fa peggio, Giorgia Meloni si scusi”. Questo il post su Twitter di Giuseppe Provenzano, vicesegretario del Partito democratico. Dure anche le risposte di due parlamentari chiamati in causa, l’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando e Walter Verini: il primo dice che “Donzelli ha reso pubblico un fatto che cambia il quadro, ha parlato di una saldatura tra movimento anarchico e organizzazioni criminali. Se è così, venga in aula il ministro dell’Interno a riferire e a spiegare se la strategia messa in campo per contrastare gli anarchici è funzionale a quanto ci ha detto oggi l’onorevole Donzelli”. Il secondo, invece, sceglie una risposta più pesante: “Donzelli ha usato parole delinquenziali, ha usato le parole come i fascisti il manganello”.

“Le parole di Donzelli sono inaccettabili perché ricordiamo che ci sono parlamentari della Repubblica che hanno dato la loro stessa vita per difendere lo Stato e la democrazia dal terrorismo e dalla mafia. Queste parole indecenti hanno un peso anche dal punto di vista politico, perché coinvolgono la stessa Giorgia Meloni: o Donzelli chiede scusa oppure Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni prendono le distanze da queste frasi”. Così in una nota Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.

Anche Maria Elena Boschi (Azione-Italia Viva), protagonista di un recente scontro proprio con Donzelli a Porta a Porta su garantismo e lotta a mafia e terrorismo, twitta: “Giovanni Donzelli usa il dibattito sulla istituzione della commissione Antimafia per dare del terrorista a chi non la pensa come lui. Credo si debba vergognare. Gliel’ho già detto in tv sulla vicenda di suo fratello, glielo ridico oggi. Le Istituzioni vanno difese, non divise”.

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