Il caldo e le temperature molto elevate possono rappresentare un pericolo per gli anziani
Caldo e afa pericolosi per anziani . L’altra fascia debole – con i bambini – della popolazione. A loro gli esperti della Società italiana di gerontologia e geriatria rinnovano i consigli per superare i momenti più critici.
Combattere la disidratazione
La disidratazione agisce in maniera subdola e dà segni poco evidenti come smarrimento e confusione. Non conviene però aspettare sintomi più evidenti, meglio prevenirli. Come? Il segreto è nel “numero dieci”, quanti sono i bicchieri d´acqua da bere ogni giorno e senza aspettare lo stimolo della sete, che si fa poco sentire negli anziani.
Ma l’acqua da sola non è e non può essere sufficiente. Ecco allora altri consigli utili per non rischiare la salute a una certa età.
- Mangiare alimenti digeribili. Per compensare la perdita di sodio dovuta all’aumentata sudorazione senza affaticare l’apparato digerente, è consigliabile tenersi leggeri e mangiare poco, preferendo le proteine più digeribili del pesce a quelle della carne e al formaggio stagionato quello fresco. No ai fritti, pasta solo una volta al giorno, evitare la mollica del pane perché ricca di grassi.
- Bere spesso. La migliore bevanda resta l’acqua. In alternativa, tisane o tè non troppo concentrati.
- Integratori
No grazie. Vanno presi solo se a consigliarlo è il proprio medico di fiducia.
- Sì agli abiti giusti. Preferire quelli in fibre naturali come lino e cotone, perché il sintetico scalda e impedisce al corpo di liberarsi dal calore.
- Sotto il sole con occhiali e cappello. Indossare entrambi quando si esce e il sole è alto.
- Se fa male la testa… In caso di cefalea provocata da un colpo di sole o di calore, bagnarsi subito con acqua fresca, in modo da abbassare le temperatura corporea.
- Evitare il ventilatore. Perché fa aumentare la disidratazione e il bisogno di consumare di acqua. Sì, invece, al deumidificatore e all’aria condizionata regolata su temperature non troppo basse.
- Pressione alta. Non interrompere o sostituire di propria iniziativa gli eventuali farmaci antipertensivi, anche in caso di effetti collaterali, ma consultare sempre il proprio medico.