Giorgio Ferrara non amministra più il Festival dei Due Mondi
Ne dirige la parte artistica, chiaro, ma non lo amministra più. Dopo tre anni di dure battaglie, carte bollate e richieste di trasparenza, l’ex candidato sindaco Angelo Loretoni riesce a dividere le due cariche di presidente
e direttore artistico del Festival di Spoleto, divenuto nel tempo sempre più il Festival di Ferrara. Questa mattina (10 dicembre), nella sala Spoletium del consiglio comunale, l’assemblea dei soci del Festival ha modificato lo statuto della fondazione, portando da 7 a 5 il numero dei membri del direttivo, il quale – finalmente – cessa di chiamarsi “comitato di gestione” e diventa “consiglio d’amministrazione”, come in qualsiasi altra società o fondazione che si rispetti.
Come c’era da aspettarsi, quella di oggi non è certo stata una seduta tranquilla. E se il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, fresco di presidenza, usa parole accorte per definire i lavori odierni dell’assemblea, la realtà è che oggi Giorgio Ferrara ha sentito il primo scricchiolio di quel che era divenuto un vero e proprio potentato. Il suo.
Andando con ordine, Benedetti – nel suo comunicato stampa – parla di “un passo importante per la definizione e l’assetto di un organismo amministrativo che è di importanza strategica per il futuro di una delle manifestazioni culturali più prestigiose del nostro paese”. Il sindaco ringrazia l’ex presidente Ferrara “e (tutto d’un fiato, senza una virgola, ndr) tutti i componenti del comitato di gestione del Festival che in questi ultimi cinque anni hanno contribuito a rilanciare la manifestazione a livello internazionale e il ministro Lorenzo Ornaghi e il Mibac tutto per aver sostenuto la legge che garantisce un contributo annuale di un milione di euro al Festival dei Due Mondi quale manifestazione di prestigio internazionale”.
Fin qui il Benedetti-presidente, che giustamente espleta nel modo più rapido possibile questa mera formalità, limitandosi a ringraziare per il ruolo conferitogli, senza dubbio troppo ingombrante per il sindaco di una cittadina di provincia come è appunto Spoleto. Ciò detto, la seduta di oggi ha sancito l’eliminazione definitiva di Gilberto Stella e di Giorgio Ferrara dal consiglio d’amministrazione, come pure della Provincia di Perugia, sempre più povera di risorse e, di conseguenza, sempre più lontana dal Festival dei Due Mondi. I nuovi membri del consiglio d’amministrazione sono il sindaco pro-tempore di Spoleto, un rappresentante del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, un rappresentante nominato dalla Regione Umbria e due componenti scelti ed eletti dall’assemblea, in questo caso le due Fondazioni CaRiSpo e Spoleto Credito e Servizi, con altrettanti delegati.
Le frizioni sono cominciate sin dall’inizio dei lavori, quando Angelo Loretoni ha chiesto a Giorgio Ferrara chi fosse “quella persona” seduta accanto al direttore artistico. Si trattava, da quanto riferito da alcuni presenti, dell’avvocato che ha curato – sponda Ferrara – l’ormai arcinoto tira e molla tra lo stesso Loretoni e la Fondazione Festival, sulle richieste di accesso agli atti relative alle consulenze poste in essere dall’ex presidente della manifestazione. Colto inizialmente di sorpresa dalla domanda di Loretoni, Ferrara ha replicato che la persona in questione era un avvocato di sua fiducia, e che quindi aveva pieno titolo a essere presente ai lavori dell’assemblea. In realtà le cose non stanno affatto così, visto che lo statuto prevede chiaramente quali persone possano presenziare ai lavori dell’assemblea del Festival. Proprio al momento di discutere l’articolo specifico, quello cioè che norma i presenti ai lavori del consesso, Loretoni ha ripreso la parola ribadendo che Ferrara aveva fatto e disfatto a suo piacimento per troppo tempo. Il consigliere ha poi chiesto a Ferrara se l’avvocato in questione facesse o meno parte dell’elenco previsto dall’articolo dello statuto, minacciando un esposto e l’invalidazione dell’assemblea nel caso in cui il legale, privo dei requisiti per essere presente ai lavori, non avesse immediatamente abbandonato l’aula. L’avvocato, a quel punto, si è alzato e se n’è andato, senza dire una parola.
Altro momento topico della seduta di oggi lo si è avuto in occasione del voto dei due membri del cda scelti dall’assemblea. Su proposta di Ferrara, sono state votate le due fondazioni spoletine. Tuttavia, al momento di proporre le candidature, l’ex presidente ha fatto anche i nomi dei due presidenti di fondazione, vale a dire Dario Pompili e Giovannino Antonini. A quel punto, poiché Angelo Loretoni e Michele Sabatini (consigliere in quota maggioranza) hanno manifestato il proprio dissenso sul nome del presidente Scs, il notaio è intervenuto paventando l’annullamento della votazione, in quanto – essendo i candidati persone e non enti – si sarebbe dovuto tenere lo scrutinio segreto.
Preso atto dell’ennesima gaffe di Ferrara, l’assemblea ha eletto entrambe le fondazioni – a condizione che contribuiscano attivamente alle casse del Festival, ndr -, cui spetterà delegare il proprio rappresentante all’interno del consiglio d’amministrazione.
Ovviamente soddisfatto Angelo Loretoni, alfiere di una battaglia per la trasparenza che oggi ha segnato un importante punto contro il conflitto d’interessi: “Sono contento”, dichiara al telefono, “oggi i consiglieri sono tutti venuti a stringermi la mano. Ma nei tre anni appena trascorsi nessuno mi è stato vicino. Ciò rende ancora più preziosa questa vittoria”.
Daniele Ubaldi