Ogni anno è il solito refrain
Ancora problemi di approvvigionamento idrico. Valle San Martino , piccola e ridente frazione del Comune di Spoleto è rimasta all’asciutto. Almeno fino a tarda mattinata , ieri i rubinetti hanno smesso di erogare il prezioso liquido. All’asciutto anche alcune attività commerciale e abitazioni della zona , con le solite lamentele di tutti coloro che hanno avuto l’amara sorpresa di non vedere sgorgare l’acqua dai rubinetti.
Siamo alle solite: rigida decisione, dopo il vasto incendio che ha visto coinvolte molte frazioni della bassa Somma . L’ennesima emergenza in corso, in piena estate, lascia di nuovo emergere, in modo lampante le tante lacune che oggi caratterizzano l’Azienda VUS anche nella programmazione di interventi strategici, mai attuati .
E ad aggravare la situazione sarà anche che resteremo senz’acqua in una delle giornate più calde dell’estate 2012, quando i consumi aumentano in modo sistematico. Ebbene, oggi l’amministrazione fronteggerà l’ennesima emergenza inaccettabile.
Da molti anni si attendono investimenti continui, costanti e concreti sulla rete, investimenti per innovare quella rete, creare invasi per la raccolta di acqua piovana e convogliare l’acqua dalle tante fonti esistenti su tutto il territorio del comprensorio.
Il Comune di Spoleto non può arretrare di un passo , davanti alle costanti esigenze dei cittadini maltrattati da un sistema arcaico e messo in atto dal VUS , fuori da ogni logica.
Chiudere i rubinetti non è più accettabile.
Per questo, ci aspettiamo e quanto prima un nuovo segnale dalle istituzioni locali , una migliore programmazione e nuovi progetti in vista delle prossime scadenze e contributi europei.
Che si doveva potenziare il sistema idrico e migliorare i servizi di approvvigionamento lo sapeva da anni , mai però nulla è stato risolto.
Rosario Murro