La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico e Corot
(Foto): Luteri Giovanni detto Dosso Dossi, Melissa, circa 1518, olio su tela, Roma, Galleria Borghese
Dal 15 marzo al 15 giugno 2025, la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia ospita la mostra Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico e Corot, in occasione dell’ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature di san Francesco d’Assisi, fra i primi testi poetici in lingua volgare, ma anche prima manifestazione di un rapporto rinnovato con la Natura, alla quale il Santo dà del “tu” per la prima volta, in un ideale ecologico, nel senso etimologico del termine, che ha avuto un’influenza straordinaria sull’arte, a partire dal XIII secolo.
La rassegna, curata da Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, da Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi, storiche dell’arte responsabili delle collezioni della Galleria Nazionale dell’Umbria, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia, il sostegno del Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi e il contributo della Fondazione Perugia, presenta oltre ottanta opere, tra dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea, quali Pisanello, Stefano da Verona, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Dosso Dossi, Giambologna, Jan Brueghel il Vecchio, Domenichino, Annibale Carracci, Nicolas Poussin, Salvator Rosa, Giambattista Piranesi, Jean-Baptiste Camille Corot e molti altri, i cui capolavori segneranno i momenti di svolta in cui le arti figurative hanno affrontato e rispecchiato nel corso dei secoli il rapporto dell’uomo con la Natura.
L’intento è quello di dare conto in maniera approfondita e suggestiva delle diverse sfumature con le quali il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica.
“Con questa iniziativa – afferma Costantino D’Orazio – la Galleria Nazionale dell’Umbria si conferma museo di livello internazionale, capace di costruire un dialogo con le principali istituzioni museali italiane e straniere. Un ‘fare rete’ che contribuisce non solo alla valorizzazione delle collezioni, ma che è in grado di stimolare studi e ricerche per offrire ai visitatori un’esperienza che sappia parlare a tutti, e dove tutti possono trovare una motivazione per tornare e per consigliarla”.
I capolavori in mostra
Tra le opere più significative esposte a Perugia figurerà il formidabile Giudizio Universale di Beato Angelico, prestito eccezionale dal Museo di San Marco di Firenze; dalla Galleria dell’Accademia di Firenze giungerà l’enigmatica Tebaide di Paolo Uccello, qui anche con la Predella con il Miracolo dell’Ostia profanata dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino.»