Gas , maxi bollette VUS: la Federconsumatori insorge

Da qualche giorno la città di Foligno è scossa da un interrogativo: “come ho fatto a consumare così tanto?”

è la domanda che una gran parte della cittadinanza – quella che mensilmente si confronta con il pagamento delle bollette – si è posta, o ha posto ad amici, familiari e conoscenti in cerca di conforto secondo il detto “mal comune mezzo gaudio”, o, ancora, ha posto ai referenti VUS in cerca di spiegazioni, o, in ultimo, ha chiesto ai referenti delle associazioni in favore dei consumatori come la Federconsumatori. Proprio dal presidente i quest’ultima, Alessandro Petruzzi, è arrivato il seguente appello che grida giustizia.

“In questi giorni centinaia e centinaia di fatture/bollette della fornitura del gas, sono state inviate dalla Vus ai propri utenti. Fin qui tutto regolare. Se non fosse per il fatto che le fatture/bollette in questione sono di importo altissimo e di lettura poco comprensibile. Infatti non si riesce a capire a quale periodo l’eventuale conguaglio (perchè l’azienda Vus sostiene che questo aumento spaventoso riguardi un conguaglio) si riferisca.

Seconda questione di eccezionale gravità è il fatto che sulla bolletta sia riporta la dicitura “importo non rateizzabile”, quando invece presso gli sportelli Vus gli addetti pare che affermino che l’importo da pagare è rateizzabile. Se così fosse, questo sarebbe un atto fiscale illegale!

Questa mattina lo sportello Vus di Foligno è stato invaso da oltre cento persone in cerca di chiarimenti. A causa della scarsità di personale (considerando anche il periodo estivo), non tutti hanno potuto avere una risposta: alle 11,30 i due addetti presso i due sportelli stavano servendo il numero 44, quando il tabellone segnava già le 124 presenze.

Pertanto Federconsumatori chiede al presidente dell’Ati 3 (nonché sindaco di Spoleto), al direttore dell’Ati 3 e al presidente della Vus un potenziamento immediato del servizio presso i loro sportelli; poi chiede un incontro urgente affinchè i tre  interessati chiariscano le loro posizioni sulla vicenda e da ultimo chiede che le amministrazioni comunali, tramite i loro rappresentanti presso l’Ati, sospendano il pagamento in scadenza il 30 luglio e la possibilità di mettere in atto una lunga rateizzaizone, visto che le famiglie sono già state gravate da aumenti della benzina, del bollo auto, dell’RcAuto, del gas, dell’energia elettrica, dell’acqua, della nettezza urbana e, non meno importante, della sgradita sorpresa della rata dell’Imu.

Adesso basta! Non ne possiamo più!”

 

www.tuttoggi.info