Operaio di 35 anni incastrato in macchinario a Cividale Mantovano, 30enne schiacciato da betoniera a Bussolengo.
Due i morti sul lavoro nella sola giornata di oggi. Un operaio di 35 anni è deceduto a Cividale Mantovano, dopo essere rimasto incastrato tra i rulli di un macchinario di laminazione in un’azienda che realizza lucernari. Un 30enne di origini straniere ha perso la vita sullo svincolo che dalla tangenziale Nord porta a Bussolengo, in provincia di Verona. La betoniera guidata dall’uomo, nel percorrere la curva, si è ribaltata su un fianco e la vittima è morta schiacciata all’interno della cabina.
La conta delle vittime in queste ultime ore poteva essere ancora più drammatica. Dopo la mezzanotte, un’esplosione nello stabilimento della Aluminium a Bolzano ha provocato gravi ustioni a sei operai.
Ieri, a perdere la vita è stato un giovane di 18 anni, morto schiacciato da una seminatrice a Brembio, in provincia di Lodi. Mercoledì 19 giugno, invece, le morti bianche sono state tre, tra cui Satnam Singh, il lavoratore indiano di 31 anni abbandonato in strada a Cisterna di Latinadopo aver perso un braccio in un incidente sul lavoro avvenuto lunedì.
492 vittime da inizio anno, l’agricoltura è tra i settori che uccidono di più
Sono 492 i lavoratori che sono morti dal primo gennaio al 20 giugno, secondo l’Osservatorio nazionale morti sul lavoro curato dall’ex metalmeccanico Carlo Soricelli. Quasi tre al giorno, e ancora la conta delle vittime va aggiornata. L’agricoltura è, secondo l’analisi dell’Osservatorio, tra i settori che uccidono di più, tra lavoro irregolare e disprezzo delle norme di sicurezza.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo a Cosenza per le celebrazioni del Primo maggio, aveva detto: ‘Non possiamo accettare lo stillicidio continuo delle morti sul lavoro: mille morti sul lavoro in un anno rappresentano una tragedia inimmaginabile. Ciascuna di esse, anche una sola, è inaccettabile’.