IL nostro Paese è un territorio ad elevato rischio sismico, oltre ad essere soggetto frequentemente anche ad altre catastrofi naturali (spesso dovute all’incuria dell’uomo).
La resistenza ai terremoti è quindi uno dei criteri indispensabili che le costruzioni devono rispettare, sancito anche da specifiche normative.
Sin dagli anni Settanta apposite leggi stabiliscono i requisiti che i progettisti devono rispettare per le nuove costruzioni e per la ristrutturazione di quelle esistenti, ma attualmente il testo normativo più importante in materia è rappresentato dalle “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”, approvate con il Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008.
Il decreto classifica il territorio della Penisola in zone soggette a differente rischio sismico: si va da quello più elevato della zona 1, a quello ridotto della zona 4.
Il progettista, quindi, deve per prima cosa verificare in che zona si trova l’edificio da costruire o sul quale bisogna intervenire e analizzare le caratteristiche geologiche del sottosuolo.
Come costruire una casa antisimica. Dalle costruzioni antisismiche in cemento, muratura e acciaio ai prefabbricati in legno
Per progettare un edificio antisismico, si devono rispettare determinati requisiti di sicurezza, cioè si deve fare in modo che esso sia in grado di evitare i crolli e non subire dissesti gravi.
Per far ciò è indispensabili innanzitutto adoperare materiali di eccellente qualità.
Soffermiamoci a Strettura : la parte alta della piccola frazione dovrebbe tenere – il condizionale è d’obbligo – tutte le caratteristiche sopra citate; sono nuove costruzioni , in gran parte , alcuni proprietari hannol beneficiato dei contributi regionali elargiti dalla regione Umbria , a seguito del forte sisma avvenuto nel 1997. Anche la parte bassa della frazione si presenta con le stesse caratteristiche, però fatta ecezione per due case che si trovano al bivio per Casigliano : una sul lato sinistro e l’altra sul lato destro della vecchia strada che attraversa ilo centro abitato di Strettura, Entrambe evidenziano un cattivo stato di manutenzione, da anni non sono abitate , rischio elevatissimo se un sisma dovrebbe colpire Strettura, non solo anche per chi transita in auto ed a piedi; i tetti mostrano evidenti segnali di pericolosità. Se da una parte il Comune invita a segnalare le abitazioni che hanno subito danni a seguito del sisma dello scorso 24 agosto, dall’altra c’è un assoluta negligenza da parte dell’Ufficio Tecnico municipale a non invitare i proprietari ad intervenire per mettere in sicurezza gli edifici.