Le Parrocchia di Strettura rimarrà senza sacerdoti. Si apre un altro negativo scenaro nella piccola frazione spoletina
Don Siby e Don Roy, i due sacerdoti di nazionalità indiana , dopo 6 anni , nei primi giorni del prossimo mese di febbraio , lasceranno la Parrocchia Santa Maria Assunta di Strettura ,per trasferirsi per un breve periodo a Roma , e poi definitivamente faranno ritorno in India.
La notizia ufficiale è trapelata ieri sera ,durante la riunione della Società di San’’Antonio Abate, festa che si terrà il prossimo 28 gennaio , e che vedrà anche la presenza del Vescovo di Spoleto-Norcia Monsignor Boccardo, in occasione della visita Pastorale nel comprensorio Valli della Somma.
Fin qui, è una notiziola locale: ma il fenomeno é socialmente rilevante, trattandosi di una scena tutt’altro che inconsueta, visto che negli ultimi dieci anni , e dopo la morte di don Gino Alpini , la piccola frazione spoletina , non ha mai avuto l’opportunità di avere un Parroco stabilmente e per un lungo periodo presente sul territorio.
Purtroppo da qualche anno mancano le cosiddette vocazioni al sacerdozio, e le difficoltà delle Curie sono sotto questo aspetto diventate di primaria importanza.
Il fenomeno non è certo tra i più preoccupanti tra quelli che riguardano la comunità cristiana, ma non può essere oggetto di disinteresse. I vuoti che si aprono tra i ranghi del clero in cura d’anime coinvolgono il vissuto di tanti fedeli che spesso hanno nella chiesa parrocchiale e nel parroco, per quanto anziano, uno degli ultimi punti di riferimento comunitari.
Il presente è dunque quello che vede il riassorbimento di tante piccole comunità parrocchiali in altre più grandi, e l’affidamento ad un singolo prete di più parrocchie. E il futuro? A meno di improbabili aumenti nelle vocazioni celibatarie al presbiterato, il calo numerico del clero in cura d’anime proseguirà. Vorrei proporre alla riflessione tre scenari, corrispondenti ad altrettante scelte che chi guida la comunità cristiana potrà fare nei prossimi anni.
Primo scenario. Fermo restando l’attuale struttura dell’ordine sacro e dei criteri richiesti per accedervi (sesso maschile, celibato, tempi lunghi di formazione, disponibilità a tempo pieno e indeterminato), andiamo verso una Chiesa strutturata su poche (pochissime) parrocchie, di grandi dimensioni, nelle quali alcuni ministri consacrati coordineranno una pastorale che, al livello delle attuali parrocchie, sarà in gran parte affidata alla buona volontà dei laici. Questi gestiranno catechesi, matrimoni, battesimi, liturgie della parola, funerali lasciando al “prete volante”, che farà la sua comparsa in qualche orario domenicale, solo la celebrazione dell’eucarestia e della confessione.
Alla fine , Strettura dopo l’ufficio Postale , rimarrà di certo senza sacerdoti . Ai residenti non rimane a concentrare tutte le forze sulla locale Farmacia, anch’essa in odore di trasferimento.