Strettura così come nella sua tradizione ha festeggiato Sant’Antonio Abate

ll 17 gennaio è la festa di Sant’Antonio Abate, patrono e protettore degli animali. Strettura rinnova l’appuntamento in Onore del Santo

La Confraternita  di Strettura anche nel 2020  ha rinnovato l’appuntamento con la tradizionale Festa in Onore di Sant’Antonio Abate, un appuntamento chiaro . semplice ,  un messaggio  in se stesso chiaro ricco di semplicità ma, che nel contempo  ha sostenere  anche in piccole realtà  le proprie tradizioni.  Una festa, che si tramanda da tantissimi anni nella piccola frazione ai piedi del Valico della Somma , oltre a ricordare gli animali e la vita del santo, scandisce anche il tempo tra le semine e i raccolti in agricoltura.

Secondo la tradizione e sulla base di antiche leggende, durante la notte di Sant’Antonio Abate agli animali sarebbe data la facoltà di parlare.

La Santa Messa all’interno dell’ex Asilo , frattanto che la Parrocchia Santa Maria Assunta  siano ultimati i lavori di restauro è stata officiata da Mons Eugenio Bartoli:  “Sant’Antonio Abate proveniva da una famiglia benestante – così ha esordito il sacerdote –  la  sua scelta  di vivere in povertà e di ritirarsi in una totale solitudine nel deserto da Eremita ha un altissimo valore. In totale solitudine  gli uni suoi interlocutori erano gli Animali”.

Dopo la Santa Messa ,  la processione  per la frazione accompagnata dalle  note della Banda Musicale di Spoleto poi   la Benedizione degli Animali all’interno del cortile ex Scuole Elementari  con l’offerta di  biscotti e vino,  poi a seguire il   pranzo sociale organizzato al Ristorante ‘Il Madrigale’ , organizzato   dai due ‘Signori’, Mario Ricci e Federico Galletti ,al quale hanno partecipato oltre ai  soci della Confraternità  parenti e Amici. Al termine il brindisi   il piccolo Tommaso Pendola  ha estratto dal bussolotto  i nomi dei soci Mario Galletti e Rosario Murroorganizzatori  della Festa nel 2021.