Colacem: investimenti in Paraguay. Ex Cementir,, sindacati in attesa incontro al Mise

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Si parla di una cifra altissima  e  circa 2.500 posti di lavoro e di oltre 2 milioni di tonnellate di cemento prodotte all’anno. Questo in sintesi l’investimento della Colacem di Gubbio che dall’Italia sbarca in Paraguay.

Tutto pronto dal 2020 la Colacem costruirà  nel distretto di San Alfredo (Concepcion) un nuovo impianto.

Occorreranno tre anni di lavori per realizzare il nuovo Sito con l’assunzione di 500 persone in maniera diretta, e circa 2000 saranno coinvolte per quanto riguarda l’indotto.

L’investimento ha avuto il via libera del governo paraguayano e di quello italiano.

La notizia non può in ogni modo far cadere ancor più nella tristezza più assoluta , i tanti lavoratori della Ex Cementir da alcuni mesi assorbito dalla Colacem – targata Colaicovo.

Ancora nessun piano industriale è stato presentato dalla nuova proprietà , intanto nello stabilmento   di Spoleto il forno resterà spento e si eseguirà soltanto l’attività di macinazione, con il clincker trasportato da Gubbio. Secondo voci  è stata depositata la fideiussione per l’utilizzo della Cava, in concessione dal Comune di Spoleto.

Dopo l’ultimo incontro convocato nel mese di giugno  in Regione Umbria ,  con la partecipazione oltre a tutte le sigle sindacali e dirigente Rossetti , anche il Sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis  e il suo delegato per il settore aziende in crisi Rosario Murro,  dal ‘tavolo’ di Perugia , tutto è stato trasferito al Mise (Ministero Sviluppo Economico) di Roma.

Sul tavolo del Mise verranno affrontati  ( forse agosto-settembre)  la questioni che riguardano  i  tagli  degli operai ,  proposta arrivata  da Colacem e riferita  ai  75  operai . I rappresentanti le sigle sindacali  hanno un solo obiettivo comune: cercare di limitare i licenziamenti e  scongiurare il trasferimento degli stessi   in altri siti di proprietà Colacem , nel contempo  di un piano industriale che assomigli di meno ad un piano di ‘evacuazione’. 

Stesse richieste furono presentate  al tavolo di crisi  presso la  Regione Umbria ,    scongiurare  la ricollocazione  degli operai in esubero nelle 35 posizioni aperte. Oggi  semrerebbe che la nuova  proposta Colacem sia di agevolare economicamente mediante concessione  alle unità  in esubero una congrua buonoscita  e di favorire i restanti  non in esubero ad accettare  il tarsferimento in altri Siti proprietà Colacem riconsocendo agli stessi  500 euro in più in busta paga. 

Tutto ancora da discutere e da verificare , intanto l’ombra della Ex Pozzi incombe anche sulla Ex Cementir , con le incertezze che avvogono i lavotarori e le proprie famiglie, nel frattempo    i forni della Ex Cementir sono  spenti.

 

 

 

 

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