Il problema abbandono rifiuti , è una piaga che da anni coinvolge , tutto il territorio comunale di Spoleto. Più esposte al fenomeno le periferie e quartieri della città e le frazioni del comprensorio da anni schiavizzate per colpa di soggetti senza scrupoli: i soliti furbi, maleducati matricolati.
Nei pressi dei siti raccogli rifiuti l’onta incivile si è evoluta; frigoriferi, materassi, cucine, televisori , resto di demolizioni edilizie , damigiane , ultimamente anche eternit, carrozzine per bambini, stendi-biancheria in metallo, computer e video, etc…. .
L’abbandono dei rifiuti nei campi e lungo le strade è un fenomeno purtroppo sempre presente con conseguente degrado ambientale. Oltre al danno ambientale e sanitario sussiste anche quello economico, in quanto l’amministrazione comunale deve affrontare i costi per intervenire.
La disciplina dell’abbandono di rifiuti si ritrova in tre articoli del T.U.A.: l’art. 192 ne configura la fattispecie (divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo) e tratta degli obblighi conseguenti ed accessori (ordinanza sindacale di rimozione) all’applicazione delle sanzioni previste dagli art. 255 (sanzione amministrativa, se l’abbandono è commesso da una persona fisica) e 256, co. 2 (sanzione penale, se commessa da una persona giuridica).
nella foto , il sindaco Umberto De Augustinis stringe la mano al coordinatore Fd’I Spoleto Rosario Murro)
Per contrastare il fenomeno incontrollato, diverse soluzioni grazie alle moderne tecnologie, che possono essere adottate , una delle più efficaci ed economiche è la video-sorveglianza tramite “Fototrappole”. negli ultimi anni ha avuto un incremento significativo nell’accertamento di questa tipologia di illeciti amministrativi.
Fratelli d’Italia Spoleto, solleciterà l’intervento dell’Amministrazione comunale , atte a contrastare il dilagante fenomeno incontrollato nello specifico settore dell’abbandono dei rifiuti.
Prevenire azioni da parte dei cittadini ma anche rifiuti abbandonati dalle attività industriali, commerciali e artigianali”.