Oratorio, dove i giovani socializzavano. Tante le strutture abbandonate esposte a cambi d’uso e di destinazione?

L’oratorio ,  che raccoglieva i Giovani , un luogo nel quale si poteva socializzare , così  definito  un luogo della cristianità solitamente di piccole dimensioni destinato alla preghiera e al culto privato di famiglie o comunità ma, anche le  attività  quelle più ludiche ; lettura, sport, cineforum, dibattiti, scambio di opinioni ,  etc….

In genere questo luoghi erano annessi   alle Parrocchie , almeno in origine, ad altri edifici,  l’oratorio poteva anche sorgere come edificio indipendente.

Sin dai tempi antichi    essi erano considerati un punto di riferimento  del cristianesimo, raggiunsero  l’apice delle conoscenze e delle frequentazioni attorno al   XVII secolo.

Pilastro  e fauture di una moda pro-giovani ,  San  Filippo Neri, il sacerdote che portò a compimento la distinzione tra  oratorio e chiesa:  possedere una propria identità ma, staccato dai luoghi di Culto.

Altro grande   figura  quella di   San Giovanni   Bosco ,  sacerdote salesiano;  anche oggi in tante città  la sua immagine rispecchia   all’interno di strutture ben organizzate, in questi luoghi ancora  emerge l’eco delle  sue dottrine: Riunire i giovani all’interno di un luogo  e questo luogo che  diventi  una palestra per la loro  formazione.

Parlare oggi di Oratorio è  alquanto  blasfemo, esistono sul territorio nazionale strutture del  genere , oggi poco frequentati. I motivi per i quali tante strutture sono in disuso soggettivamente è  la mancanza di iniziative da parte del mondo clericale, il quale non si rifà alle regole di San Filippo Neri e di Don Bosco: Riunire i giovani , renderli partecipi di iniziative, occuparli con la mente e con il pensiero.

Ma cosa si può imparare frequentando gli Oratori:

L’attività formativa religiosa è svolta dall’oratorio, per garantire a tutti i ragazzi un’esperienza vera di fede. Un grande sforzo che richiede competenza e dedizione.

STARE INSIEME :Fare oratorio significa avere esperienze comuni, capaci di legare fra loro ragazzi e giovani. L’oratorio è anche un ambiente in cui ritrovare un punto per i giovani; è fare strutture da usare per stare insieme.
VIVERCI…

IMPEGNO :Per i giovani che partecipano alla vita di oratorio si offre la possibilità di impegnarsi direttamente e rendersi veri protagonisti di qualcosa che essi costruiscono. L’oratorio è fondato sull’impegno perché si fonda sul volontariato..… e non solo dei giovani.

CRESCERE : L’oratorio è un ambiente che aiuta tutti a crescere perché abitua a stare insieme, perché abitua a stare insieme, perché si fonda su un progetto educativo che cerca di perseguire nel modo più vivace e colorito possibile….. All’oratorio si entra da piccoli e si esce cresciuti in tutti i sensi.

SPORT : L’oratorio è tra le poche istituzioni che permette di fare sport senza cadere nella logica della competizione, chi fa sport in oratorio lo fa non per vincere ad ogni costo, ma per partecipare ad ogni costo.

SOLIDARIETA’ : Ma l’oratorio è anche luogo e palestra di solidarietà, sempre più attento alle esigenze e ai bisogni sociali in un’ottica schiettamente cristiana; agire per fare fronte alle necessità, denunciare alibi e negligenze e situazioni
inaccettabili, analisi sociali e disponibilità verso le istituzioni.

AMICIZIA :Lo “stile” di vita oratoriana è l’amicizia; un’amicizia che nasce da idee vissute profondamente, da un servizio svolto insieme, da un ambiente nel quale si crea serenamente, anche nei momenti difficili.

PREGHIERA : All’oratorio si impara a pregare, a sentire Dio come un amico; i don, le suore, i seminaristi, gli animatori e i catechisti tutti, a loro modo introducono la dimensione religiosa nella vita dei ragazzi e dei giovani. ESTATE :Centri ricreativi estivi “fantastici”; pellegrinaggi, sagra, concerti; l’oratorio vive l’estate e l’estate vive in oratorio.

Purtroppo tanti gli edifici -ex oratori abbandonati. Poco i giovani che li frequentano , anche la mancanza nell’atto di agregazione sembra dissolto.

San Filippo Neri e San Giovanni Bosco  , erano due sacerdoti, così come quelli di oggi , ma tanti edifici  risultano vuoti e spesso abbandonati all’incuria ,  lasciati lì a morire , incustoditi , senza più alcuna speranza , senza  iniziative aatti a favorire  quei pochi giovani rimastianche in piccole frazioni ,  lasciati soli senza alcuna speranza e , forse  sezna alcun alcun futuro.

 

Rosario Murro

 

Tratto dalla Fictions “Preferisco il Paradiso” la vita di Filippo Neri, interpretata da Gigi Proeitti