Tutto al contrario di come si è prospettato per favorire le coalizioni. Strappo all’interno del centrodestra per il Rosatellum bis. In pochi giorni salta l’asse sovranista Salvini-Meloni che doveva rottamare Silvio Berlusconi e ci si ritrova, invece, con il leader della Lega e quello di Forza Italia che dopo mesi di gelo “combattono” dallo stesso lato della barricata.
Anche il nervosismo tra i due “quarantenni” del centrodestra sul referendum per l’autonomia di Lombardia e Veneto, va legato a doppio filo alla competizione elettorale interna che è di fatto appena partita.
All’interno di Fratelli d’Italia c’è nervosismo , si devono assolutamente studiare contromosse per cercare di tirarsi fuori dall’angolo
.Una legge che impone un tavolo con gli alleati per dividersi “la torta” (collegi uninominali).
Un consenso che si basa su una sola cifra, difficile ipotizzare di battere Salvini e Berlusconi , entrambi i leader di Lega Nord e Forza Italia impegnato ad aggiudicarsi la la leadership della coalizione. In più, non c’è “l’aiuto” di voto disgiunto e preferenze.
E così, Fratelli d’Italia potrebbe mollare l’alleanza e giocarsela da sol. Una battaglia identitaria la quale consentirebbe di raccogliere più consensi nel proporzionale con candidature di riturbo nei vari collegi uninominali.
A tener fede ai possibili risvolti , il vertice a tre della Meloni con Salvini e Berlusconi sembra al momento sparito dalle agende dei tre leader mentre , invece la Lega continua a “lusingare” il leader azzurro affinché partecipi a eventi in sostegno dell’appuntamento referendario del 22 ottobre.
Rosario Murro