Ex Pozzi epilogo malinconico di una morte annunciata. Senza offerte si rischia il fallimento.

Ex Pozzi Spoleto , siamo arrivati alla resa dei conti. Così ieri pomeriggio all’esterno dei cancelli del sito industriale , appuntamento con i rappresentati delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Ugl per fare il punto della drammatica situazione occupazionale dei 200 operai – alluminio e ghisa – in cassa integrazione straordinaria, ammortizzatori sociali prossimi alla scadenza : alluminio 31 ottobre 2017, per quelli della ghisa 31 marzo 2018.

In mattinata Simone Manfredi , commissario straordinario è stato ricevuto dal Sindaco Fabrizio Cardarelli per fare il punto sulla situazione e con i rappresentanti delle sigle sindacali hanno fatto il punto della situazione.

Nel primo pomeriggio l’incontro all’esterno del plesso industriale di Santo Chiodo , ad eccezione del commissario Simone Manfredi si sono dati appuntamento i rappresentanti sindacali e circa un centinaio di operai .

“Senza nessuna offerta da parte di imprenditori le speranze di salvare oltre 200 posti di lavoro resta un’utopia.” così hanno sottolineato i rapresentanti delle tre le sigle sindacali Daniele Pampanelli (Fiom-Cgil), Adolfo Pierotti (Fim-Cisl) , analisi confermate anche in mattinata presso l’ufficio del sindaco Cardarelli.

Serve un offerta entro il 31 ottobre 201; a questo punto i toni si sono alzati parecchio: tutto rimane in bilico impossibile in venti giorni trovare un investitore che presenti una lettera d’intenti con una congrua offerta economica per rilevare entrambi le aziende della ex Pozzi che apparentemente si presentano come cattedrali nel deserto.

La speranza rimane nel piano industriale elaborato dall’Ing. Pasquale Ursino già direttore esperto del polo metallurgico spoletino , giudicato idoneo dai sindacalisti , nonostante gli stessi non abbiano preso visione ma, comunque vincolato da essere approvato dal giudice fallimentare del tribunale di Spoleto mediante deposito cauzionale. C’è da sottolineare l’urgenza di trovare un soggetto di peso e nel suo ruolo di capo-cordata riesca a formare un gruppo di imprenditori disposti a coalizzarsi e rilevare la ex Pozzi .

A questo punto considerato che i tempi stringono toccherà alla Regione Umbria sotto l’Input del sindaco Fabrizio Cardarelli , trovare una soluzione e nei tempi più brevi.

Ricordiamo nei recenti sviluppi   la mozione presentata dai consiglieri Lega Nord Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini ,    mai discussa in Consiglio regionale, nell’ultimo caso disattesa per mancanza in aula del numero legale dei consiglieri.

Il 25 luglio 2017 , un gruppo di operai in totale autonomia , manifestò pacificamente all’esterno di Palazzo Cesaroni, I lavoratori furono ricevuti dalla Presidente assemblea legislativa Donatella Porzi e dall’assessore allo sviluppo economico Fabio Paparelli, presente anche alla riunione il dirigente regionale Luigi Rossetti. L’assessore Paparelli confermò il massimo impegno dell’Istituzione ha risolvere il problema, entro fine settembre avrebbe riconvocato i lavoratori presenti all’incontro fornendo massima disponibilità su eventuali contributi economici messi a disposizione dal Mise (Ministero Sviluppo Economico) Aria di Crisi Non Complessa e nel contempo puntare sugli ammortizzatori sociali e al rinnovo della cassa integrazione straordinaria.

Industrie e crisi. Gli operai della Ex Pozzi incontrano Presidente del Consglio regionale Donatella Pozzi ed Assessore Paparelli