Diocesi la protesta dei fedeli:” Il Vescovo predica bene , ma razzola male”

Riportiamo  questa accorata lettera alcuni fedeli  pubblicata da www.spoleto7giorni.it  che non digeriscono le nuove disposizioni dell’arcivescovo Renato Boccardo.

Scriviamo questa lettera di protesta in quanto siamo arrivati al punto di non poter più sopportare arroganti  e sconvenienti  decisioni che mettono a dura prova la Ns sempre più fragile fede Cristiana.

Nel 2010 il Vescovo Renato Boccardo ha ristrutturato le parrocchie costituendo i rettorati a servizio di alcune parrocchie. Detta cosi sembra un niente anzi una BENEDIZIONE DI DIO perche migliore organizzazione maggiore partecipazione dei fedeli e maggior vicinanza del Clero ai bisogni della gente e dei Fedeli.

Quanto sopra ha tolto di fatto il Parroco di riferimento ed ha eliminato molte Parrocchie con alle spalle una Storia, una cultura di fede e di usanze nonché le tradizioni che legano il luogo al proprio Santo Patrono e di conseguenza un allontanamento di Fedeli al culto ed al contatto con il proprio Parroco.

In quel tempo,  in molte Parrocchie, ci fu una rivoluzione dei fedeli a volte rumorosa a volte sottile e garbata ma comunque quella scelta lasciò l’amaro in bocca a Parroci, Frati, Fedeli, e con tanta sopportazione il popolo Cristiano soffrendo e pensando alla propria fede ha continuato a frequentare le chiese, solo quelle dove si dice la messa le altre sono quasi sempre chiuse. Gli ammalati i disabili gli anziani i giovani della Parrocchia, diventata Rettorato, devono spostarsi con mille difficoltà.

Il Vescovo ha tenuto conto delle esigenze di alcuni ma non dei Fedeli che hanno subito, oggi una ulteriore beffa per il Fedele della zona dell’altopiano di Cascia. Dal prossimo fine settimana il culto della SANTA MESSA si celebra nella Chiesa di Avendita  ed a rotazione in altre tre Rettorati su quattro. Cosa accade che i Fedeli del Rettorato  dove non si svolge la Messa devono spostarsi. Pertanto gli anziani, gli ammalati ecc. saranno impossibilitati a partecipare alla Santa Messa.

Il Vescovo sicuramente ha un piano programmato che porterà in futuro molto breve a celebrare le Samte Messe solo nelle Parrocchie e ad abbandonare i Rettorati. Quello che ha progettato,  ed in parte applicato, con molte difficoltà dei Fedeli è parzialmente applicabile nella Città dove i servizi pubblici in qualche modo aiutano gli spostamenti , dove le Chiese sono in qualche modo raggiungibili, ma nei paesini di Campagna e di Montagna dove esistono problemi di distanze di meteorologia ( vedi l’inverno con le strade ghiacciate od innevate ) come può pensare di arrecare un così grave danno ai Fedeli.

Vorremmo dire a Sua Eccellenza, vista la sua cultura, se si è posto mai il problema che anche Lui invecchierà, si è vero Lui avrà molte comodità e molta gente che lo accudirà ma davanti a CRISTO siamo tutti uguali, così ci insegna la dottrina Cristiana.

Il Vescovo, pur avendo alcuni sacerdoti disponibili, anche se ultra ottantenni dedicati al Santo Sacerdozio  e con in serbo la missione di Cristo a diffondere il Vangelo, gli vieta o limita a celebrare la messa in quel Rettorato dove non è stato programmato il Culto per quella Settimana.

E’ assurdo che Lei, contrariamente a quanto predicato da Papa Francesco, limita il Culto della Messa non manda i Discepoli di Cristo tra la gente, NOI SIAMO INDIGNATI, lasci che il Fedele in genere abbia il contatto con il proprio Parroco o discepolo di Cristo, Lei torni alle buone maniere della fede e la smetta di fare il contabile, nella fede non necessita di certo il legame alle cose terrene, in molte sue omelie dice questa frase, ma purtroppo qui in montagna si dice “ Predica bene e razzola male “.

Prenda spunto da Papa Francesco che in più di una occasione ha detto di aprire le Chiese e di andare in mezzo al popolo e portare la parola di Dio, Lei ci sembra l’antitesi di Papa Francesco. Oppure a Lei radio Vaticana non arriva o ancor peggio va alle riunioni a Roma per far da passerella e non per riportare ai suoi Fedeli la parola di Papa Francesco.

Vogliamo le nostre Chiese aperte e i Ns Santi Sacerdoti e non i burocrati ed i contabili, dove è finito il PRETE con le lettere maiuscole portatore della parola di Cristo Lei dovrebbe essere il Primo Prete con il buon esempio legato ai bisogni dei meno fortunati, abbiamo conosciuto più di quattro Vescovi cinque con Lei, i quattro erano sostanzialmente praticamente i Veri Preti, i Veri Sacerdoti e poi burocrati ma sempre attenti ai bisogni dei Fedeli ed in generale della Persona Individuo.

Tolga questa barriera tra noi Fedeli e Voi Vescovo e giovani Sacerdoti in parte Suoi Consiglieri. Barriera fatta da tanta ipocrisia ci faccia ritornare al Sacerdote che gestisce autonomamente la Sua Parrocchia, a livello Cristiano e Burocratico, torniamo a ripetere vogliamo il Culto per professare  La Fede, non vogliamo i Contabili i Manager od altro.

Che i Fedeli ed i Sacerdoti tornino al Centro del Cristianesimo

Questo è il Ns Augurio.