Collestatte chiusura Ufficio Postale .Il deputato Verini :”sono sconcertato”. Pronto ricorso al Tar.Nel caso analogo Strettura fu abbandonata dagli amministratori spoletini

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Riportiamo l’articolo di www.umbria24.it, nel quale si parla di soppressione dell’Ufficio Postale di Collestatte (Terni(. Dalla lettura emerge   l’interessamento del Deputato Walter  Verini . Monti  presenterà nel prossimo Consiglio comunale una mozione affinché l’Amministrazione municipale presenti un Ricorso al TAR .

 

Anche Strettura alcuni annio fa ha subito l’onta della chiusura del piccolo Ufficio Postal ( aperto sdolo due volte alla settimana). All’epoca l’Amminisrazione municipale rimase immobile senza alcun intervento a favore dei cittadini e della frazione Rurale del comprensorio spoletino.

‘Solo chiacchiere e distintivo’ , promesse mai mantenute onde evitare la chiusura dello sportello postale.

Tutto ciò affinché  qualcuno  ricordi l’immobilismo totale di alcuni amministratori spoletini – OGGI A CASA – che disattesero  tutte le aspettative , bruciando e calpestando ogni ideologia a favore dei cittadini disagiati.

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Terni, chiuse le poste a Collestatte: Verini vuole un tavolo, Nevi chiama la Regione, Monti pensa al Tar

Il deputato Dem: «Gli accordi erano diversi». Il consigliere comunale Pd presenterà una richiesta a palazzo Spada mentre il capogruppo azzurro interroga la giunta Marini 

Terni, chiuse le poste a Collestatte: Verini vuole un tavolo, Nevi chiama la Regione, Monti pensa al Tar

Poste

Sono circa 400 gli uffici postali destinati alla chiusura, tra questi anche quello di Collestatte. Il segretario del locale circolo Pd, il consigliere Jonathan Monti annuncia la presentazione di un atto per chiedere all’amministrazione comunale di effettuare un ricorso al Tar contro la decisione di Poste Italiane.

Collestatte La notizia era nell’aria già alcuni mesi fa e l’amministrazione comunale di Terni aveva già manifestato il proprio dissenso, rendendosi peraltro disponibile a mettere a disposizione propri locali per l’apertura di uno sportello automatico postamat nei pressi della biglietteria della Cascata delle Marmore a Collestatte Piano, vista la mancanza di un bancomat nella zona. Allo stesso modo, la Regione Umbria ha proposto di mettere a disposizione proprie sedi per abbattere i costi. «Sia nel precedente piano di tagli del 2012, sia in quello attuale, – dichiara il consigliere Monti – numerosi comuni sono riusciti a scongiurare la chiusura degli uffici postali tramite ricorso al Tar, opponendosi sia ai criteri stabiliti per la definizione della scelta delle chiusure, sia perché Poste Italiane aveva colpevolemente ignorato la disponibilità delle amministrazioni comunali e regionali ad accollarsi i costi delle strutture».

Monti Secondo l’esponente del Partito democratico, rispetto ai criteri di permanenza o chiusura uffici postali ci sarebbe una discriminazione forte tra cittadini residenti in un piccolo comune, e quelli residenti in un comune medio-grande come Terni: «Come si evince  – scrive – nella giusta nota inviata dal sindaco di Terni a Poste Italiane a marzo, la ex sesta circoscrizione Valnerina (ovvero Collestatte Paese, Collestatte Piano e Torre Orsina) se avesse autonomia comunale (tra l’altro così fu per mille anni fino al 1927) o se semplicemente ricadesse nel territorio di un piccolo Comune confinante, come ad esempio Arrone o Montefranco, avrebbe sia le caratteristiche di un ‘comune rurale’ (densità di popolazione pari a 120 ab/kmq, inferiore al tetto massimo di 150), sia di ‘comune montano’ orograficamente».

Comune montano e rurale «Questi due parametri, – scrive il consigliere Monti – stabiliti proprio dalla delibera Agcom su cui si basa Poste Italiane, impedirebbero la chiusura dell’ufficio e consetirebbero esclusivamente una razionalizzazione degli orari di apertura. Per questi motivi – annuncia – nella seduta consiliare di lunedì 20 luglio presenterò nell’aula di palazo Spada un atto per chiedere all’amministrazione comunale di effettuare un ricorso al Tar contro la chiusura dell’ufficio postale di Collestatte, a tutela dei diritti di tutti i cittadini dell’ex sesta Circoscrizione Valnerina».

In Regione «Cosa intende fare la Regione rispetto alla ventilata ipotesi di chiusura di molti uffici postali e razionalizzazione di molti altri?». A chiederlo con una interrogazione alla giunta regionale è il capogruppo di Forza Italia Raffaele Nevi. «Stiamo ancora aspettando – sostiene Nevi – un seguito agli annunci, fatti prima delle elezioni, circa la convocazione di un tavolo tra Poste, Regione e Anci. Sarebbe gravissimo se tali annunci fossero stati concordati al solo fine di superare la scadenza del 31 maggio. Chiaramente, non lo pensiamo e siamo sicuri – conclude – che la Regione Umbria si muoverà con ogni mezzo disponibile, insieme ai Comuni, per evitare scelte unilaterali da parte di Poste Italiane, che metterebbero a rischio la tenuta anche sociale, oltre che economica, di piccoli ma importantissimi centri della nostra regione».

Verini « È inaccettabile – spiega in una nota Walter Verini, deputato umbro e Capogruppo Pd in commissione Giustizia – il modo con cui Poste Italiane procede nel piano di chiusure e razionalizzazione degli Uffici Postali.  È inaccettabile perché nei mesi scorsi, in seguito alle proteste delle comunità locali e delle istituzioni e in seguito anche alle nostre iniziative parlamentari, i vertici di Poste avevano assicurato anche al Governo che prima di procedere a qualsiasi piano di ristrutturazione della rete degli Uffici si sarebbe stabilito un confronto con Regioni, Anci nazionale e regionali per discutere proposte alternative, modalità e razionalizzazioni, senza procedere a tagli che molto spesso sembrano obbedire a logiche del tutto Immotivate. Chiediamo formalmente a Poste Italiane di rispettare questi impegni e allestire tavoli operativi di confronto per concordare decisioni insieme a Regioni e Comuni».

 

www.umbria24.it

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