Alcuni esempi di come sono stati salvati alcuni Uffici Postali

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Ci siamo permessi di pubblicare tre situazioni relative alla chiusura di Uffici Postali  dove  l’Amministrazione Comunale è intervenuta salvandone la serrata.

 

Il TAR Salerno, con la sentenza 534/13 del 05/03/2013, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Roccadaspide, difeso dall’Avv. Lorenzo Lentini, con cui impugnava il provvedimento assunto dalle Poste Italiane di chiusura dell’Ufficio postale della contrada Fonte.

La decisione assume una importanza fondamentale per il nostro territorio, che ancora una volta era stato scippato di servizi pubblici essenziali e bistrattato violentemente nell’incuranza e indifferenza della classe politica regionale e provinciale.

E’ una decisione che ci soddisfa pienamente perché ripristina condizioni di equità e di giustizia, una decisione che però non può non far riflettere sul vuoto di politica e di rappresentanza che caratterizza questo momento storico. Ancora una volta èla Magistratura che deve sostituirsi alla politica e risolvere i problemi che avrebbero dovuto esser risolti da quest’ultima.

 

 

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“Il Comune di Castelmezzano vince il 1° round contro Poste Italiane sulla vicenda della chiusura degli uffici postali. Il Tribunale Amministrativo Regionale, infatti con Ordinanza in data odierna a seguito dell’udienza tenutasi il 06 c.m., – fa sapere in un comunicato il sindaco Domenico Cavuoti –  ha accettato il ricorso presentato dal Comune di Castelmezzano avverso Poste Italiane S.p.A. per la chiusura dell’ufficio postale di Castelmezzano per 3 giorni settimanali, nell’ambito del più generale piano di riorganizzazione attuato, manu militare, dalle Poste in molti Comuni d’Italia e della Basilicata.
Il Tar – sottolinea il primo cittadino di Castelmezzano –  ha annullato il Provvedimento del Direttore Provinciale della Filiale di Potenza di Poste Italiane con cui era stata disposta la chiusura, accettando di concedere la sospensione dello stesso Provvedimento, fino alla discussione nel merito della causa che avverrà il 17 ottobre 2013.
Adesso Poste Italiane dovrà eseguire l’ordinanza del Giudice, riaprendo l’ufficio al pubblico per n° 6 giorni settimanali, come in precedenza, e non per 3 come unilateralmente ed arbitrariamente deciso.
Il Comune di Castelmezzano, nella persona del Sindaco, esprime gioia e soddisfazione per la decisione del Tar Basilicata, consapevole di aver intrapreso, insieme ai propri concittadini, una giusta battaglia di civiltà che continuerà in tutte le sedi per far valere le proprie ragioni”.

 

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Sarà il Tar del Lazio, il prossimo 14 marzo, a decidere sulla sospensione del provvedimento di chiusura dell’ufficio postale di Treppio, nel Comune di Sambuca Pistoiese. Il sindaco di Sambuca, Marcello Melani, infatti, ha fatto ricorso contro Poste italiane spa contestando il procedimento di chiusura. In diversi altri comuni non sono mancate proteste sia dei cittadini sia degli amministratori ma nessuno aveva intrapreso questa strada. Il Comune di Sambuca e i legali che lo assistono ritengono che nella decisione esistano “profili di illegittimità”. In particolare il ricorso contesta che la decisione di Poste spa “violi la normativa italiana e comunitaria che assicura la fornitura del servizio postale universale in tutti i punti del territorio nazionale, incluse le situazioni particolari delle zone rurali e montane e delle isole minori”.

“La scelta del sindaco di Sambuca, Marcello Melani, non può che trovare il nostro totale supporto”, è il commento di Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, da sempre in prima fila nella battaglia contro i ‘tagli’ di uffici postali. “Le ragioni alla base del ricorso sono le stesse che da mesi e mesi ripetiamo, in ogni sede, per cercare di trovare con Poste spa delle soluzioni alternative alle chiusure. Purtroppo, per i 74 uffici postali chiusi fino ad oggi non c’è stata alcuna possibilità di trattativa – annota Giurlani -. Speriamo davvero che quel ricorso al Tar porti ad un pronunciamento che faccia cambiare il corso delle cose per eventuali piani di razionalizzazione futuri di Poste spa.”. Intanto Uncem Toscana, in accordo conla Regione, ha messo in piedi il servizio degli sportelli “Ecco fatto!”, sperimentalmente in dieci comuni ma pronto ad una diffusione capillare su tutto il territorio regionale. “’Ecco fatto!’ non potrà ovviamente sostituire il servizio degli uffici postali ma può rappresentare una soluzione parziale al loro venir meno – conclude Giurlani – Allo stesso tempo è un strumento aggiuntivo rispetto a quelli esistenti che, utilizzando giovani del servizio civile, aiuterà la popolazione, soprattutto quella anziana e nelle piccole località disagiate, nell’espletamento di numerose pratiche”.

 

 

 

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