Il miele è buono o cattivo per il diabete?

I diabetici possono consumare miele? Nelle nostre zone spesso lo si  regala, vista la grande produzione locale  si acquista per trattamenti anti-influenzali

Se sei diabetico o hai un familiare o amico che lo è, ti chiederai spesso se il miele è buono o cattivo per il diabete e se può essere consumato. Qui provo a spiegare gli aspetti positivi di assumere miele per il diabete.

La miel, ¿es buena o mala para la diabetes? Il diabete, come ben saprai, è una malattia in cui il pancreas smette di produrre insulina o la produce in bassissime concentrazioni. Questo ormone è indispensabile affinché i nostri organi, tessuti e cellule captino il glucosio dal sangue e possano funzionare correttamente.

 

Il trattamento dietoterapico consiste nel distribuire i vari macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) in modo da poter controllare la concentrazione del glucosio nel sangue e prevenire complicazioni tipiche del diabete.

 

Nel caso specifico dei carboidrati, si cerca di eliminare dalla dieta tutti gli zuccheri semplici, visto che questi si assorbono rapidamente e passano direttamente nel sangue, aumentando la concentrazione di glucosio.

 

Adesso, sulla base di questi dati, posso rispondere alla domande:

 

I diabetici possono consumare miele?

 

La risposta è in genere, no.

 

Un diabetico deve consumare tra il 50 e il 60% calorie totali di carboidrati, questi devono essere per la maggior parte composti da fibra, poiché ci mette più tempo ad essere digerita e gli zuccheri che la compongono passano nel sangue in modo controllato e lentamente.

 

Il miele possiede nella sua composizione chimica i seguenti zuccheri:

 

    Fruttosio: 40%

    Saccarosio: 5%

    Glucosio: 40%

 

Come vedi, il miele è composto da zuccheri semplici, che passano, quindi, direttamente nel sangue e vengono utilizzati subito dalle cellule