Spoleto scale mobili , un’altro fallimento

 

 

Lo stop ai lavori delle scale mobili di Via interna delle Mura, rischia di paralizzare Spoleto sul fronte della mobilità alternativa, bloccando di fatto anche il progetto di pedonalizzazione di ulteriori aree del centro storico. La crisi di Umbria mobilità, collegata al mancato pagamento dell’azienda campana “Della Morte” che ha bloccato i lavori nel cantiere della Posterna, ha portato a questo risultato: paralisi del cantiere, progetti “verdi” cittadini bloccati, soldi perduti, interessi che aumentano. E all’orizzonte non si vede altro che un possibile interminabile contenzioso con la ditta campana, l’eventuale pagamento di una multa, e solo alla fine un’ulteriore dispendioso bando pubblico per riaffidare i lavori ad un’altra ditta che si spera possa terminare i lavori nel minor tempo possibile (siamo già oltre ogni ritardo che era comprensibile prevedere). E intanto è la città di Spoleto – e il prossimo Festival dei due mondi – che ci rimette: l’ennesimo cantiere per il quale o si sono calcolati male i costi, oppure non si è fatto bene i conti con la ditta appaltatrice, oppure il finanziamento proviene da un’azienda pubblica in crisi che porta alla paralisi di un’intera città. E su Spoleto le conseguenze della crisi di Umbria mobilità sono ancora più pesanti visto che, oltre ad avergli svenuto azienda e lavoratori della storica Spoletina trasporti, abbiamo affidato ad Umbria Mobilità praticamente tutte le sorti della nostra mobilità alternativa.

Quando gli enti locali capiranno che non è possibile affidare ad enti pubblici gestiti in maniera disastrosa dalla politica il destino del proprio territorio – magari anche al massimo ribasso – delle proprie strutture e dei propri piani di mobilità alternativa, forse sarà troppo tardi. Ripensare ad un nuovo modo di “fare impresa” nella pubblica amministrazione, che privilegi la qualità della professionalità e della preparazione, rispetto alla conoscenza e “politicizzazione” dell’impresa stessa, è l’unica strada che può evitare imbarazzanti situazioni su cui troppo spesso Spoleto si trova coinvolta.

 

*Michael Surace

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