Donzewlli (Fd’I) : ” al Gran Giurì ci andrò volentieri”

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(www.rainews24.it) – Govanni Donzelli non fa retromarcia dopo le parole pronunciate in aula ieri a Montecitorio, affermazioni che hanno scatenato una bagarre dai banchi dell’opposizione e forti perplessità all’interno della sua stessa coalizione. 

Ma, nonostante il putiferio, il parlamentare di FdI nonché vicepresidente del Copasir, difende la sua scelta di riferire quelle che, come spiega al Corriere della Sera  “non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perché sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me”.

Secondo l’onorevole Donzelli non è stato un errore divulgare informazioni delicate e relative a una conversazione intercettata tra Cospito e un esponente del clan dei Casalesi che ne avrebbe incoraggiato la battaglia contro il 41 bis perché ha “parlato di quanto riportato in una relazione al ministero di Giustizia di cui, in quanto parlamentare, potevo conoscere il contenuto. Non ho violato segreti“.

“Non mi hanno dato nessun documento riservato – ha spiegato al quotidiano milanese –  Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro”.

Secondo Donzelli “chi non ha senso delle istituzioni è chi è andato a trovare Cospito” perché, nonostante sia prerogativa dei parlamentari far visita ai detenuti per verificarne le condizioni “l’esito della visita qual è stato? Il 41 bis mette in sicurezza lo Stato e viene riconosciuto non da un governo, ma dai giudici, nella loro autonomia. Nel caso di Cospito, poi, la firma sotto il provvedimento l’ha messa un ministro di un governo del quale il Pd faceva parte, mentre noi eravamo all’opposizione. Ma noi difendiamo le istituzioni dell’Italia, non una parte”.

Ma il vulnus della giornata di ieri parte tutto dalla domanda pronunciata ieri in Aula: “La sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia?”. Su questo Donzelli specifica di aver chiesto solo “ai parlamentari del Pd di essere chiari sul tema del 41 bis e nello specifico di Cospito al 41 bis. Loro balbettano. Usciti dal carcere, hanno detto che la pena deve essere umana. Ma Cospito non patisce alcun trattamento disumano. Si scusino loro. Con gli italiani. Cospito sta facendo una battaglia per tutti i detenuti che vivono il suo stesso regime carcerario e i mafiosi fanno il tifo per lui”.

E, in merito al trasferimento dell’anarchico al nuovo ospedale di Milano, al giornalista del Corriere Donzelli lancia una nuova provocazione: “Ho fiducia nelle istituzioni. E comunque è un trasferimento che non sospende il regime duro. Se qualcuno sostiene che, siccome Cospito sta facendo lo sciopero della fame, non debba più stare al 41 bis, lo dica. Ma allora perché non dovrebbe valere per Matteo Messina Denaro che è malato?”.

Al Giurì d’onore Donzelli, infine, andrà “volentieri. Ho detto delle cose su cui si può non essere politicamente d’accordo ma non ho insultato. Se poi del Pd in Aula si può dire solo che sono bravissimi… Voglio vedere chi si prenderà la responsabilità di sostenerlo”.

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