La STORIA DEL CARTELLO CHE INDICA “ Divieto di Sosta” , da mesi appoggiato lungo il muretto di contenimento del fosso Tevere Nera , sul Ponte di Strettura , lungo la strada che conduce alla Chiesa Santa Maria Assunta , sembrerebbe risolta.
Abemus Papam ! Tre mesi di solleciti e telefonate , appunti da parte dell’interlocutore e rassicurazioni che ad oggi non sono state mai soddisfatte. Quel cartello , vecchio e arrugginito , durante lo scorso inverno venne ancorato al muro da qualche cittadino residente di buona volontà, visto che il palo che lo sosteneva fui tranciato causa il forte vento . Circa 4 mesi fa, questo cartello trovò la sua ‘giusta’ collocazione appoggiato sul muretto del fosso acque piovane Tevere Nera e le segnalazioni inviate sempre passate in cavalleria .
Oggi l’Associazione Valli della Somma , ha segnalato nuovamente il problema! Nella sostanza , sembrerebbe una presa in giro e l’Ase ha garantito l’invio di personale addetto atto al recupero del cartello.
Alla domanda se quel cartello avesse danneggiato persone o cose, l’interlocutore ha risposto:”
Rivolgetevi al Comune per i danni e risarcimento” , allora Noi ci chiediamo:”
Ma come è possibile , il mancato intervento ed eventuale danno subito , poi è il Comune responsabile , ma l’Ase non è una consorziata del Comune?
I ritardi dopo il danno subiìo e documentato non sarebbe più giusto che fosse l’Ase ad essere coinvolta?
Una cosa è certa per ottenere un diritto bisogna alzare la Voce e farsi sentire, ma siccome ci sono soggetti che hanno i cosiddetti 2Santi in Paradiso” , loro ottengono ciò che vogliono, ma non è sempre così, l’Associazione Valli della Somma , sa sempre è stata la Sentinella del Comprensorio , e mai abbandonerà questa sua prerogativa.