Il Pd interviene su Dup e bilancio di previsione
I Consiglieri comunali del gruppo PD di Spoleto denunciano un bilancio DI PREVISIONE, quello presentato dall’amministrazione Cardarelli, talmente vuoto, privo di progetti ed IDEE per i prossimi anni, non partecipato all’interno stesso della maggioranza, che nessun consigliere, tranne Zualdi e il capogruppo Speranza, è intervenuto a suo sostegno. Anzi, abbiamo assistito alla fuoriuscita di ben due consiglieri, confluiti nel gruppo misto, che hanno preso così le distanze dall’amministrazione Cardarelli. Ancora più grave e deprecabile l’assenza di praticamente quattro componenti della Giunta. Assessore Pula e Sindaco presenti solo pochi minuti, all’inizio ed alla fine della discussione. Imbarazzante che l’assessore al bilancio abbia fatto una presentazione tecnica, peraltro anche appena sufficiente, e si sia poi sottratta alla discussione.
Il Sindaco non si è degnato di argomentare politicamente il DUP, l’atto che nella sua parte strategica condizionerà il governo della città per i prossimi CINQUE anni. Abbiamo potuto constatare che l’unico rinnovamento è la consuetudine, ormai consolidata da parte del Sindaco, di fare il suo intervento politico solo al termine del dibattito, in modo tale che nessuno possa ulteriormente replicare.
Un bilancio dove mancano progetti che possano andare ad implementare quelli dell’agenda Urbana, collegandosi al DEF regionale e a progettualità europee. Un bilancio dove nel piano triennale degli investimenti si finanziano interventi di manutenzione sulle scuole e sulle strade con le alienazioni degli immobili e dove le uniche cose che si potranno fare sono relative ai finanziamenti regionali; dove al netto del cofinanziamento dell’Agenda Urbana gli altri proventi delle multe al codice della strada sono stati destinati quasi esclusivamente all’acquisto di Speed-check, di auto e moto per la Polizia Municipale, di dispositivo per controllo copertura assicurativa e revisioni e di automezzi con dispositivo controllo velocità.
Nessuna valorizzazione del patrimonio culturale storico artistico, nulla sul Master dell’olivicoltura o sul centro di ricerca sull’olivicoltura e sull’industria olearia, che rientrerebbero nelle peculiarità del territorio spoletino e che si sposerebbero con il progetto speciale della Regione sull’olivicoltura umbra.
Non un iniziativa culturale che abbia la sua origine in seno a questa amministrazione, ad esclusione dello Spoleto running festival, solo doni ereditati dalle tanto deprecate precedenti amministrazioni, Festival dei 2 mondi, Teatro Lirico Sperimentale, teatro famiglia, lo stesso Don Matteo. Così come eredità del passato sono un centro storico totalmente e mirabilmente restaurato ed un sistema di mobilità alternativa che non ha eguali in Europa e che ora questaGiunta non riesce a mettere a sistema. A tal proposito ci domandiamo anche dove siano finiti i circa 300.000 euro circa destinati alla passerella sul Tessino a servizio del parcheggio della Ponzianina e dove sono finiti i 250.000 euro circa destinati alla sistemazione del Cimitero urbico, progetti il cui finanziamento era previsto dai precedenti bilanci e che ora nella migliore delle ipotesi dovrà attendere fondi provenienti dalle alienazioni per essere realizzati. Se poi la riorganizzazione, come ampiamente dimostrato, è di là da venire, anche per il piano regolatore, questo sconosciuto, ci domandiamo cosa ne sarà.Dopo due anni di governo siamo ancora in una fase di totale apprendistato, con il risultato di una città ferma nelle autorizzazioni, immobile nell’edilizia e priva di futuro.
Nel campo del sociale ci preme in primo luogo di ricordare all’assessore Bececco il tesoretto lasciato dalle precedenti amministrazioni al quale sta alacremente attingendo. Se ora la Giunta Cardarelli riesce a garantire i servizi essenziali alla persona, ai cittadini con disabilità, alla non autosufficienza, alle famiglie in difficoltà, alle fragilità, questo lo deve all’oculatezza delle passate gestioni che hanno accantonato risorse per i tempi più difficili. Attenzione però, il prossimo anno, terminato questo residuo, quali progettualità avremo a disposizione? Nulla in campo in questi due anni e per gli anni a venire sulla formazione, nessuna idea per le politiche del lavoro, neanche nominato nel DUP l’orientamento scolastico o l’alternanza scuola-lavoro.
In che modo si intende mettere in relazione scuola ed imprese? Ha mai aperto questa Amministrazione un confronto con le imprese manifatturiere e artigiane e con le associazioni di categoria, per costruire insieme un progetto ed una identità per la città? Non si trova alcuna indicazione per le aziende in crisi come la ex Pozzi, o per quelle che sono già state costrette a chiudere i battenti come Panetto e Petrelli, nessuna riqualificazione professionale, nessuna proposta di innovazione o riconversione. Quale futuro per i lavoratori cassaintegrati, i disoccupati e per i giovani inoccupati?
Per concludere in bellezza, rincariamo la dose sul tema sanità, dove l’assessore Bececco, alla quale non manca l’agilità di fare scivoloni istituzionali, non ha mai messo in campo un reale confronto sia sul problema del nostro ospedale, sia sulle politiche dei servizi sociali, impedendo in sostanza alla IV Commissione consiliare di svolgere il proprio ruolo di raccordo con i cittadini e di proposta.
Caro Cardarelli, c’è proprio da fidarsi di tipi come voi!
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