/www.rainews24.it)Aessandra Todde, 55 anni compiuti il 6 febbraio scorso, in piena campagna elettorale. Nuorese, due lauree e il titolo di ingegnera, la nuova governatrice – prima donna a governare la Sardegna dall’inizio della sua storia autonomista – ha vissuto gran parte della sua vita fuori dall’Isola, tra il resto d’Italia e l’estero, lavorando in otto paesi diversi, tra cui Stati Uniti, Spagna, Inghilterra, Francia, Olanda. Foto: facebook
Tecnologia, energia e finanza i suoi temi di azione, parla quattro lingue, compreso il sardo, come ci tiene a precisare: nel 2018 è rientrata stabilmente in Italia. Imprenditrice e manager si è guadagnata la nomina tra le “Inspiring Fiftyitaliane”, le cinquanta donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia.
E’ stata fondatrice e ceo di Energeya, acquisita da Fis Global nel 2015. Nella sua carriera anche l’impiego come senior advisor energy markets in Fis Global, di Sales Director South & Eastern Europe in Sungard e di Client Relationship Manager Sud Europa in Nexant (precedentemente Excelergy). Poi un’altra esperienza manageriale come amministratrice delegata di Olidata dal 13 luglio 2018 al 19 aprile 2019 fino alla decisione, di candidarsi alle elezioni europee come capolista del M5s, ma non verrà eletta. Con la nascita del secondo Governo Conte ha il ruolo di vice ministra allo Sviluppo economico, confermato con l’arrivo di Draghi.
Nei tre anni di governo ha avuto le deleghe alla gestione delle crisi industriali, portando il numero dei tavoli da 150 nel dicembre 2019 a 73 nell’agosto 2022. Nel frattempo il ritorno a Nuoro dove ha ripreso la residenza dopo le diverse esperienze fuori dall’isola. E a novembre il cammino per le regionali della Sardegna con il progetto di riunificare lo schieramento di centrosinistra con l’esperimento del cosiddetto “campo largo” con l’alleanza tra Movimento Cinque stelle, Partito democratico e le altre formazioni politiche. E da allora una campagna elettorale con tante polemiche per quella che gli avversari hanno definito una investitura dall’alto.
Nel 2021 viene nominata da Giuseppe Conte vice presidente dei Pentastellati, incarico che ha lasciato quando ha lanciato la sua candidatura a diventare la prima presidente donna della Regione Sardegna.