Completa assenza di pudore per una giunta autorizzata dall’assordante silenzio di una comunità che ha dimenticato il valore dell’indignazione.
Pensavamo che la vicenda eco-mostro della Posterna sarebbe stata un banco di prova per questa amministrazione e invece sarà molto peggio perché Cardarelli e la sua Giunta scoprono le carte e si rivelano per quello che sono, cioè totalmente in linea con le amministrazioni precedenti e copia del peggior PD di questi anni.
Con L’ordinanza sindacale N. 11 del 26/01/2016 il sindaco ha ufficializzato le nomine dirigenziali riguardanti la riorganizzazione della macchina comunale che come già anticipato con l’ approvazione da parte della giunta il 21 ottobre dello scorso anno prevedeva la riduzione delle direzioni da 7 a 5.
Quello che trapela dalla ristrutturazione messa in atto è la difficoltà di un comune che fra indagati e condannati pare perdere pezzi a destra e manca. Ridotti a staff due dirigenti indagati per falso in atto pubblico (Vincenzo Russo e Antonella Quondam Girolamo), cerca di adattarsi con una coperta troppo corta, con un Massimo Coccetta che scalpita, arrivando all’assurdo di affidare i lavori pubblici a quel Giuliano Maria Mastroforti già condannato con sentenza passata in giudicato per abuso edilizio per la nota e vergognosa vicende del c.d. Ecomostro.
Evidentemente una condanna a 4 mesi fa curriculum e quindi si procede alla promozione sul campo. La delibera che grida vendetta infatti scrive:
– si ritiene che il curriculum dell’arch. Mastroforti sia coerente e fornisca adeguate garanzie di perseguimento degli obiettivi dell’amministrazione;
– attraverso gli incarichi ricoperti ha dato prova di possedere attitudini personali e capacità professionali … tali da confidare nel più proficuo e fattivo impegno per la corretta gestione amministrativa degli incarichi funzionali affidati;
– nelle precedenti esperienze dirigenziali ha palesato una buona capacità organizzativa del personale, tanto da non aver riscontro di doglianze o segnalazioni di non soddisfazione da parte dei dipendenti inseriti nella struttura direttiva affidata e dell’utenza;
– altri dirigente non offrono le stesse garanzie di affidabilità, competenza ed esperienza;
– la sentenza penale di condanna non rappresenta una vera causa di incompatibilità e conferibilità, tuttavia si ritiene opportuno, fino alla completa definizione delle conseguenze della pronuncia penale, che il dirigente tecnico non si occupi del rilascio dei titoli edilizi, né delle attività connesse né della vigilanza edilizia avendo il reato contestato attinenza con tali materie.
Questa delibera di Giunta di fatto conferma all’Arch. Mastroforti la Direzione Pianificazione ed uso del territorio, poiché accorpa sotto di lui tutta la Direzione Tecnica del Comune di Spoleto riunendo urbanistica e lavori pubblici.
TUTTA LA DIREZIONE TECNICA DEL COMUNE DI SPOLETO!!!
Il tutto senza nessun riferimento ad un parere dell’ordine degli architetti che dovrebbe esprimersi sui fatti citati.
E che dire della nefasta decisione di fondere la direzione turismo e cultura con quella dello sviluppo economico, togliendole di fatto priorità? Che ne pensa l’Assessore Quaranta?
All’indomani della bocciatura di “Spoleto capitale italiana della cultura 2017”, questa decisione la dice lunga su un’ amministrazione a capo di una comunità che si professa a vocazione turistico culturale, ma che nei fatti dimostra anche in questo ambito di navigare a vista senza un reale progetto ed ancora in cerca di una sua identità.
Come M5S da sempre in campo per una trasparenza a tutto tondo nel governo della cosa pubblica e per uno sviluppo armonico e sostenibile della città, questo rimpasto rappresenta l’ennesimo passo falso di una giunta che si è proposta come antagonista alla precedente, ma che in realtà ne sta portando avanti le istanze senza soluzione di continuità.
Movimento 5 Stelle