‘Disattese le linee programmatiche e utilizzata una condotta inappropriata’
L’opposizione presenta per la seconda volta una mozione di sfiducia al sindaco Daniele Benedetti. Di seguito il testo del documento firmato da tutti i consiglieri della minoranza.
Mozione di sfiducia al Sindaco Daniele Benedetti ai sensi dell. Art.52 del dlgs267/2000
Premesso che il Dlgs 267 /2000 (Tuel ) prevede che:
• Il consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, e sono sue le competenze in materia di bilancio di previsione e di rendiconto.
• Il comportamento degli amministratori, nell’esercizio delle proprie funzioni, deve essere improntato all’imparzialità e al principio di buona amministrazione.
• Il sindaco nei comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, previa deliberazione della giunta comunale, può nominare un direttore generale, che provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell’ente, secondo le direttive impartite dal sindaco e che sovrintende alla gestione dell’ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia ed efficienza. (Questo è valido per i contratti in essere).
• Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
• Lo schema di bilancio annuale di previsione, la relazione previsionale e programmatica e lo schema di bilancio pluriennale sono predisposti dall’organo esecutivo (Giunta) e da questo presentati all’organo consiliare unitamente agli allegati ed alla relazione dell’organo di revisione.
• Le fasi di gestione delle entrate, nel bilancio, sono l’accertamento, la riscossione ed il versamento.
• L’accertamento costituisce la prima fase di gestione dell’entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza.
• La dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio.
• Sono allegati al rendiconto: la relazione dell’organo esecutivo di cui all’articolo 151, com. 6.
• Il conto del bilancio dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni.
• Costituiscono residui attivi le somme accertate e non riscosse entro il termine dell’esercizio.
• Prima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi, articoli 228 c.3 del TUEL, l’ente locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui.
• Nella relazione prescritta dall’articolo 151, comma 6, l’organo esecutivo dell’ente esprime le valutazioni di efficacia dell’azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai costi sostenuti, analizza, inoltre, gli scostamenti principali intervenuti rispetto alle previsioni, motivando le cause che li hanno determinati.
Ricordato che:
• Durante la discussione, del consuntivo 2012, il 6 maggio 2013 l’ex Direttore Generale, rispondendo alle domande ed alle perplessità manifestate da alcuni Consiglieri di minoranza in ordine alla rispondenza e alla puntualità dei riaccertamenti annuali dei residui attivi relativi alla lotta all’evasione ICI, rispondeva garantendo la regolarità degli stessi.
• Nella riunione del C.C. del 17 giugno 2013 l’ex Direttore Generale ha dichiarato : “Quando sono venuto in questo comune avevo tre opportunità. La prima di non venire,(….)la seconda era quella di dichiarare il dissesto, con effetti devastanti per il territorio, la terza, di usare la mia tecnica. (…….) Andate a vedere i riaccertamenti che ci sono tutti gli anni; in ogni consuntivo, atto obbligatorio è il riaccertamento dei residui, sempre presente, non si può fare un consuntivo senza il riaccertamento dei residui”.
Considerato che:
• Già durante la discussione del bilancio consuntivo 2012 in Consiglio Comunale i gruppi consiliari di minoranza avevano invece reso note esplicitamente le gravi anomalie emerse nel bilancio, alla luce dell’incontro mattutino con il Responsabile del Trispo-Rifco che aveva ammesso loro, tra le altre cose, la totale mancanza delle determine dirigenziali relative agli atti dell’obbligatorio riaccertamento annuale di cui sopra.
• Solo dopo le dichiarazioni dell’ex D.G. nella seduta del 17 giugno del 2013, la Giunta ha data mandato di avviare un “riaccertamento straordinario”.
• A fine luglio il Consiglio comunale ha preso atto del “riaccertamento straordinario” e che con enorme difficoltà nei primi giorni di settembre si è venuti a conoscenza dei risultati di sintesi ;
• In conseguenza dell’emergere di significativi errori ed omissioni nell’indicazione dei residui attivi e passivi il Sindaco chiedeva al Segretario Generale di predisporre una relazione scritta che desse conto delle ragioni e delle responsabilità della situazione venutasi a creare .
• Ad oggi essendo stato sospeso dal suo incarico il Dirigente della RIFCO esiste un responsabile dell’area finanziaria individuato in via provvisoria per 30 giorni
Considerato che in seguito ad una prima analisi sui risultati del “riaccertamento straordinario” è emerso che :
a) Spesso è stato violato l’articolo 228 comma 3 del Dlgs 267 del TUEL, l’obbligatorietà del riaccertamento annuale, così come dichiarato dallo stesso Segretario comunale nella relazione fornita alla Giunta, e che questi errori sono presumibilmente risalenti negli anni.
b) Dalla stessa relazione si evince che alcune determine di accertamento si sono rilevate errate, con la conseguente cancellazione della posta inscritta a bilancio.
c) Ci sono somme incassate e che erroneamente sono state imputate in accertamenti errati, in alcuni casi questi errori hanno generato anche maggiori accertamenti.
d) Ad oggi, dopo circa quattro mesi e mezzo dalla segnalazione in Consiglio comunale, non è dato sapere con certezza quando realmente queste violazioni di legge siano iniziate e chi a vario titolo può essere considerato il responsabile.
Accertato che:
Il risultato del “riaccertamento straordinario” nei numeri può essere riassunto in un disavanzo al 30 giugno 2013 di € 9.765.612,21, ed errori contabili pari circa a 35 milioni di euro.
Preso atto che:
Il Sindaco e la giunta hanno completamente disatteso le linee programmatiche approvate dalla maggioranza ad inizio mandato venendo meno anche agli impegni presi anche con il proprio elettorato
Nella mattinata del 20 settembre del 2013 l’Assessore al Bilancio Paolo Proietti ha protocollato le sue dimissioni e che tale scelta, citando le sue parole, può essere così riassunta: ” Oggi il quadro politico che si è determinato annulla ogni mio possibile ulteriore sforzo finalizzato ad avviare un’azione corale e determinata che possa affrontare, con necessari tempi rapidi, la proposta di riequilibrio, restituendo certezza alla città”.
Stigmatizzato che:
Molti di coloro che a vario titolo hanno compiuto tali negligenze oggi sono gli stessi che hanno prodotto il “riaccertamento straordinario” e gli stessi che magari produrranno il piano di risanamento.
Denunciando la condotta assolutamente inappropriata del Sindaco, che ancora una volta dimostra l’inadeguatezza al ruolo che è chiamato a ricoprire e temendo per le gravissime ripercussioni sulle capacità operative dell’ente che possono derivare da una tale gestione economico-finanziaria.
I sottoscritti Consiglieri Comunali di Spoleto chiedono che venga messa a votazione la presente mozione di sfiducia rispetto al grave operato del sindaco che rischia di portare al dissesto finanziario il Comune di Spoleto e ne chiedono le immediate dimissioni dall’incarico.