Intervista al Presidente Nazionale di Italia Federale
Aldo Tracchegiani Presidente Nazionale di Italia Federale pone l’accento sui recenti incendi sviluppatisi nel ternano e spoletino e sulla necessità che le istituzioni pubbliche si impegnino con maggiore efficacia per garantire all’intero territorio regionale adeguate misure di controllo e tutela ambientale. Tracchegiani ricorda infine la sua proposta di legge “ferma in Commissione dal 2006” che prevedeva l’istituzione delle cosiddette “sentinelle ambientali”.
——————————————————————————–
Presidente , da anni l’Umbria è diventata un braciere a cielo aperto ?
“l’ambiente è una risorsa per l’intera Umbria, che va salvaguardata e valorizzata, coinvolgendo il più possibile i cittadini. Tuttavia – io credo che tutto il territorio regionale abbia bisogno della stessa attenzione. E certamente è possibile affidarsi alla buona volontà del mondo venatorio, sempre troppo maltrattato dalle istituzioni e dagli ambientalisti, ma che svolge in realtà un compito fondamentale per la tutela dell’ambiente”.
Quali rimedi suggerisce?
“Credo che sia compito delle istituzioni fare in modo che la stessa tutela e la stessa cura riguardi tutta la regione”.
In merito alla tutela ambientale , nel 2006 lei presento’ una proposta di legge regionale
“Proprio cosi’ . Nel 2006 presentai una proposta di Legge per garantire efficaci azioni di tutela ambientale, sulla fruizione delle aree agro-silvo-pastorali, prevedendo l’istituzione della figura della “sentinella ambientale” quale guardia volontaria impegnata nel monitoraggio e nel controllo del territorio e delle attività in esso svolte.
“Le ‘sentinelle’ sono dei volontari, appassionati dell’ambiente a vario titolo: raccoglitori di funghi e tartufi, cacciatori, che si impegnano in attività di monitoraggio finalizzate alla prevenzione dei danni ambientali di diverso genere. Queste figure hanno anche il compito di diffondere la conoscenza ed il rispetto dei valori legati alla natura e concorrono, insieme alle istituzioni pubbliche, alla tutela ed alla valorizzazione del patrimonio ambientale. L’intento della mia proposta era quello di incrementare gli strumenti per la concreta difesa della salute pubblica, dell’ambiente e delle biodiversità con l’aiuto e la partecipazione dei cittadini che normalmente fruiscono del territorio. Per ottenere la qualifica di ‘sentinella’ si deve frequentare un corso di formazione teorica, un periodo di addestramento pratico e infine superare l’esame teorico-pratico e conseguire l’abilitazione a svolgere il servizio. E l’obiettivo principale è quello di dare una regolamentazione unitaria ad una materia di grande interesse per tutti i cittadini umbri e che è normata in maniera soltanto parziale in diverse leggi”.
Risultato?
“La mia proposta di legge non fu nemmeno discussa dalla Commissione competente . Oggi a distanza di 6 anni sento il dovere a nome di Italia Federale , parlare di questa proposta . Mi auguro che l’iniziativa privata sia di stimolo per quella pubblica sempre troppo lenta rispetto alle reali esigenze”.
Rosario Murro