(di Rosario Murro) – Comprensorio Sud di Spoleto che non è la “Sylicon Valley dell’Umbria“. Aumenta l’abbandono di rifiuti senza alcun controllo a fronte di una Tari che arriva puntuale sui tavoli della famiglie. Richieste e segnalazioni inevase. Reside nti allo stremo e rassegnati. Foto :puto raccolta Molinaccio
Dopo mesi di segnalazioni, richieste, telefonate senza risposta, alcune zone del comprensorio Sud di Spoleto continuano ad essere oggetto di attenzione da parte di persone che continuamente abbandonano rifiuti di ogni genere , creando vere e proprie discariche a cielo aperto.
Le zone prese di mira: Molinaccio e Strettura (zone di confine) , abbandonate da sempre , periferie del Comune di Spoleto della provincia di Perugia . Le due frazioni contano una cinquantina di famiglie sulla ribalta e considerate solo nei periodi di campagne elettorali , non solo , qualche anno fa diventate ‘ Harem – Serbatoio per scambio di voti .
Punto racolta Molinaccio
I due ‘siti’ sono luoghi appartati e nei pressi degli stessi vengono depositati rifiuti di ogno genere: gomme d’auto, centinaia di sacchi neri, mobili, materassi, letti, sanitari usati, resti di vernici e solventi, tappeti, coibentazioni, scarichi di materiale edilizio, e in alcuni casi qualche anno fa a Strettura anche amianto.
Il cassonetto di Strettura , collocato all’inizio della strada che conduce in frazione Casigliano emette un cattivo odore, la pedaliera non funziona e non permette all’utente la normale apertura con il rischio di subire danni fisici
Punto raccolta rifiuti Strettura starada per Casigliano
Richieste per la sostituzione e per sanificazione sono state inviate , anche con Posta Certificata al Prefetto di Perugia , ma nulla è cambiato e intanto si continua a depositare rifiuti di ogni genere nei pressi dello stesso.
Anche la frazione di Molinaccio subisce l’onta della libertà d’azione da parte di ‘ignoti’ diventata una discarica pubblica a cielo aperto, eppure questa piccola frazione è abitata da poche famiglie attente a non lordare il luogo in cui vivono.
In contrasto però la tassa sui rifiuti ( TARI) i cittadini residenti in queste zone la trovano puntualmente e la pagano.
Sembra che non ci siamo volontà comcrete per combattere questa piaga. Si parla di Raccolta Differenziata , sembra che in tante zone e non in tutte le zone del Comprensorio, per non parlare quello delle fototrappole , iniziato dalla precedente amministrazione comunale , poi lasciato nel cassetto.
Nessuno interviene nonostante l’argomento ricade prepotemtemente sulla prevenzione della Sanità e Salute Pubblica.
Eppure Molinaccio e Strettura rientrano all’interno di un territorio importante del Comune di Spoleto , dove vivono persone evidentemente considerate di ‘serie B’, un’area che è nota per alcune storiche attività commerciali ubicate nel comprensorio ‘Valli della Somma , ma considerata la situazione ad oggi la “Valle dei Rifiuti’ , molto distante da una ‘Sylycon Valley’.
L’unica speranza è un’intervento del Sindaco Andrea Sisti – già sollecitato in altre occasioni – , visto che L’Azienda responsabile non risponde: Vus (Valle Umbra Servizi) solo ‘ chiacchiere e distintivo’ – solo scrivanie e dirigenti e manager , anarchia totale che non lega in nessun modo tra o doveri… SI , ma i diritti, le risposte ????